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Sudafrica, dal 2018 una muta di cani antibracconaggio ha salvato 45 rinoceronti
I cani operano nel parco di Kruger e sono fondamentali per proteggere la fauna dai bracconieri.
In Sudafrica, dove si trova la più grande popolazione mondiale di rinoceronti, il bracconaggio è in lento ma costante calo da cinque anni. Il merito è anche dei cani antibracconaggio, indispensabili alleati dei ranger nella tutela della fauna selvatica. Nel parco nazionale di Kruger, in particolare, opera una muta di cani che, in poco più di due anni, ha già evitato l’uccisione di 45 rinoceronti.
Ranger nati
La muta è stata addestrata nel Southern african wildlife college, ong che si occupa di conservazione della biodiversità, che sorge nei pressi del parco di Kruger, e comprende diverse razze di cani, tra cui black and tan coonhound, malinois, cani di sant’Uberto, foxhound e bluetick coonhound. Gli animali sono stati addestrati fin dalla nascita e hanno iniziato il lavoro sul campo a 18 mesi di età, nel febbraio 2018.
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“Nelle aree pattugliate dal Southern african wildlife college, il tasso di successo dei cani è di circa il 68 per cento, rispetto al 3-5 per cento senza l’ausilio dei cani”, ha affermato uno degli addestratori, Johan van Straaten.
Amici dei rinoceronti
I cani forniscono dunque un aiuto prezioso nella conservazione della fauna minacciata, come i rinoceronti, particolarmente importante in questo momento in cui, a causa della pandemia di Covid-19, il bracconaggio sembra essersi intensificato. “Il progetto sta contribuendo a garantire la sopravvivenza della ricca biodiversità dell’Africa meridionale – ha detto van Straaten -. Nell’ultimo decennio oltre ottomila rinoceronti sono stati persi a causa del bracconaggio”.
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A ognuno il suo compito
Ogni cane, a seconda dei punti di forza della propria razza, ha avuto un addestramento mirato e ha compiti specifici. I foxhound, segugi dall’olfatto particolarmente sviluppato, vengono ad esempio impiegati per rintracciare i bracconieri, rilevare armi e trovare corni, mentre i malinois, dinamici e coraggiosi, si occupano di trattenere, ed eventualmente attaccare, i cacciatori di frodo.
Perché i cani sono così efficienti nella lotta al bracconaggio
I cani possono svolgere una serie di compiti meglio dei ranger umani, possono ad esempio, inseguire un bracconiere molto più velocemente e sono dotati di sensi molto più sviluppati. Si ritiene che, a seconda della razza, l’olfatto di un cane possa essere da mille a dieci milioni di volte migliore di quello degli umani, e che il loro udito sia quattro volte migliore.
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Da quando è iniziato un reciproco processo di domesticazione, almeno 15mila anni fa, i cani sono diventati compagni inseparabili e preziosi aiutanti per la nostra specie e, grazie alle loro sfaccettate abilità, contribuiscono anche a preservare le specie a rischio estinzione.
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