Foresta amazzonica, il Brasile rifiuta l’aiuto del G7. Poi ci ripensa
Dopo proposta di conferire una sorta di status sovranazionale alla foresta amazzonica, il Brasile ha rifiutato gli aiuti del G7. Poi il dietrofront.
Dopo proposta di conferire una sorta di status sovranazionale alla foresta amazzonica, il Brasile ha rifiutato gli aiuti del G7. Poi il dietrofront.
La nuova organizzazione ambientalista di Leonardo DiCaprio ha stanziato circa 4,5 milioni di euro da destinare alle associazioni che da settimane lottano per spegnere gli incendi che stanno devastando la foresta amazzonica.
Il ministero della Difesa brasiliano, tra venerdì e domenica, ha mobilitato uomini e mezzi per spegnere gli incendi nel nord dell’Amazzonia.
Il G7 di Biarritz, in Francia, sta affrontando numerose questioni, compresi gli incendi nella foresta amazzonica. Distanze sul tema della riforestazione.
In diverse città di tutto il mondo il 23 agosto sono previste manifestazioni davanti ai consolati del Brasile, per protestare contro la distruzione della foresta pluviale.
L’estensione dei roghi che hanno bruciato ampie aree di foresta pluviale è testimoniata dalle immagini satellitari diffuse dall’Inpe e dalla Nasa.
Per i suoi insuccessi nella tutela dell’Amazzonia, il governo brasiliano dovrà fare a meno di 65 milioni di euro di aiuti internazionali.
Un documentario dà voce ai nativi brasiliani che non vivono in Amazzonia ma vicino a San Paolo, nella terra indigena di Piaçaguera, e racconta le battaglie di ieri e di oggi.
Negli ultimi mesi l’Amazzonia brasiliana è andata distrutta a un ritmo inaudito: ogni minuto scompaiono tre campi da calcio. Rischiamo conseguenze irreversibili.
Cresce in Amazzonia la tensione tra i nativi e i cercatori d’oro, mentre il presidente Bolsonaro annuncia l’intenzione di aprire alcune riserve indigene all’esplorazione mineraria.