Nigeria, liberate 76 delle 110 studentesse rapite da Boko haram
Delle 110 studentesse rapite in una scuola dal gruppo islamista Boko haram, in Nigeria, 76 sono state liberate. Non si conosce però la sorte di 34 ragazze.
Delle 110 studentesse rapite in una scuola dal gruppo islamista Boko haram, in Nigeria, 76 sono state liberate. Non si conosce però la sorte di 34 ragazze.
Un attentato suicida ha causato decine di vittime nella città di Mubi, in Nigeria. I sospetti si concentrano sul gruppo terrorista Boko Haram.
Un gruppo di ragazze, delle 270 rapite nel 2014, sono state liberate dal gruppo islamista Boko haram, in cambio della liberazione di alcuni jihadisti.
Una vasta operazione militare in Camerun e Nigeria ha consentito di liberare migliaia di donne, bambini e anziani nelle mani del gruppo islamista.
L’attivista per i diritti umani e stella mondiale dell’afrobeat Femi Kuti si è recato nel nord-est della Nigeria, in piena crisi umanitaria, per aiutare la popolazione sopravvissuta alle stragi di Boko haram, l’organizzazione terroristica che sta mettendo in ginocchio il paese. Femi Kuti è stato chiamato dalla International Rescue Committee (IRC) a testimoniare lo stato
L’aviazione della Nigeria ha bombardato per errore un campo profughi nel nord del paese. Il presidente Buhari: “Errore operativo imperdonabile”.
Il gruppo terrorista africano Boko Haram ha fatto esplodere 44 bambini-kamikaze solamente nel 2015. La denuncia dell’Unicef.
Almeno 86 persone sono state uccise dal gruppo integralista islamico Boko Haram. Tre donne kamikaze si sono fatte esplodere.
Mai come quest’anno i diritti umani sono stati calpestati da guerre civili, conflitti armati, commercio di armi e persone in fuga dalle loro terre. Una situazione drammatica quella descritta dal rapporto 2014/2015 sullo stato dei diritti umani nel mondo pubblicato dall’organizzazione non governativa Amnesty International. “Quello passato è stato un anno devastante per
“L’uso di donne in attentati suicidi è la strategia più drammatica che un’organizzazione terrorista possa usare. È più facile raggiungere gli obiettivi perché si è meno sospettosi quando si tratta di donne”. Queste parole sono state pronunciate da Martin Ewi, un ricercatore dell’Institute for security studies (Iss), l’istituto che si occupa di studiare le società