
In Cile ci sono incendi devastanti
Gli incendi nel Cile centrale e meridionale, causati da temperature estreme e siccità, hanno già bruciato più di 270mila ettari di terreno.
Gli incendi nel Cile centrale e meridionale, causati da temperature estreme e siccità, hanno già bruciato più di 270mila ettari di terreno.
Impatti ambientali troppo pesanti: il governo di Santiago del Cile ha deciso di non approvare una nuova miniera, e un porto annesso.
In Cile le comunità indigene Mapuche-Pehuenche protestano contro una centrale idroelettrica sul fiume Bio Bio, l’ennesima degli ultimi 30 anni.
La nuova Costituzione del Cile non entrerà in vigore: il 62 per cento dei cittadini l’ha rifiutata. Per il presidente Gabriel Boric la strada è in salita.
È scomparsa a 93 anni Cristina Calderón, indigena yagan. Strenua custode delle tradizioni del suo popolo, era rimasta l’unica a parlare la lingua yamana.
Da marzo 2022 Boric sarà il presidente più giovane nella storia del Cile. Il suo obiettivo è far voltare pagina al paese dopo decenni di disuguaglianze causate dal neoliberismo.
Da decenni ormai i Mapuche – il gruppo indigeno più importante del Cile – chiedono la restituzione delle proprie terre, espropriate durante la dittatura.
Le Mujeres Modatima difendono acqua, terra e ambiente della provincia di Petorca, Cile. Tra vessazioni e minacce da parte di chi, invece, vuole sfruttare.
L’accademica Mapuche Elisa Loncon ha ottenuto la presidenza dell’Assemblea costituente cilena, che dovrà redigere una nuova Carta che superi quella di Pinochet.
Il referendum in Cile ha visto la vittoria di chi vuole l’elaborazione di una nuova Costituzione. Che tenga conto, anche, dei diritti dei popoli indigeni.