
Miomojo produce borse e accessori con materiali sostenibili e cruelty-free
Il brand bergamasco Miomojo sposa l’economia circolare con tessuti alternativi alla pelle realizzati a partire da cactus e scarti di mele.
Il brand bergamasco Miomojo sposa l’economia circolare con tessuti alternativi alla pelle realizzati a partire da cactus e scarti di mele.
Da un piccolo negozio una grande missione: abbigliamento cruelty-free e sostenibile ma anche tecnico, performante e resistente nel tempo.
Leggere e interpretare le etichette dei cosmetici, Inci in primis, non è sempre facile. Ecco come decifrare nomi e diciture.
Dopo Gucci, c’è una nuova entrata tra le aziende di moda che hanno abbandonato le pellicce: Michael Kors e il marchio recentemente acquistato Jimmy Choo cambiano pelle, diventando fur-free.
Anche nei rossetti si possono trovare componenti animali. Se sono bio e cruelty free non vuol dire che siano anche vegan. Ne abbiamo provati molti: ecco una prima selezione di rossetti vegan in grado di unire etica e performance.
Anche Gucci entra a far parte dell’ormai lunga lista di marchi che hanno scelto la tutela dei diritti degli animali dicendo addio alle pellicce.
Linee classiche e suadenti con materiali innovativi, cruelty-free e sostenibili. Gli affascinanti prodotti di quest’alchimia delle scarpe vegan Nemanti in mostra nel temporary store di via Fiori Chiari, Brera, durante la Milano Fashion Week 2017.
Nata da un’idea di Marcello e Marta Antonelli, Ligneah è la prima similpelle vegetale ricavata da legno sostenibile e certificato. Ideale per borse e altri accessori di moda.
La rivoluzione della moda sostenibile sta gradualmente contaminando anche il mondo del design e dell’arredamento, in cui inquilini sempre più esigenti ed iperselettivi coniugano lusso e riciclo, ricerca dell’originalità e scelte cruelty free.
Ad-Rock dei Beastie Boys ha progettato una scarpa da ginnastica cruelty free il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Planned Parenthood che opera in difesa dei diritti delle donne.