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Nata da un’idea di Marcello e Marta Antonelli, Ligneah è la prima similpelle vegetale ricavata da legno sostenibile e certificato. Ideale per borse e altri accessori di moda.
L’amore per gli animali e per la moda unito alla volontà di ridurre l’impatto degli allevamenti intensivi e dell’industria conciaria sono stati i valori che hanno portato alla fondazione di MyMantra, una startup produttrice di materiali naturali, innovativi e sostenibili che possano sostituire la tradizionale pelle di origine animale. È qui che nasce quello che è stato definito dai due ideatori, Marcello e Marta Antonelli, “un legno morbido come pelle e flessibile come un tessuto”.
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Progettato e brevettato nel 2014, il materiale è un multistrato di misura variabile ottenuto dalla sovrapposizione di un sottile foglio di legno, di quelli comunemente utilizzati per rivestire i mobili, a un tessuto di cotone e successivamente lavorato con un laser in grado di realizzare un micro inciso sulla superficie che gli conferisce l’aspetto e il tatto tipico della pelle tradizionale.
Sostenibile, cruelty free e naturale sono dunque le caratteristiche di Ligneah che viene prodotto con legni derivati dalla betulla, dal frassino, dal noce, dal ciliegio, dal faggio, dall’olmo e dall’acero, tutte specie di albero ritenute di provenienza accettabile anche dalla guida alla scelta del legno stilata da Greenpeace. La materia prima impiegata, infatti, proviene esclusivamente da foreste europee e americane certificate dal Forest stewardship council (Fsc), un’associazione no-profit che promuove la gestione responsabile delle foreste e delle piantagioni in tutto il mondo.
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Perfetto per la realizzazione di borse, scarpe e accessori di moda, a partire dal 2016 Ligneah è stato adattato anche al mondo dell’arredamento e dell’auto venendo sottoposto a un trattamento che lo rende resistente al fuoco. A dare il via alle prime applicazioni è stata la stessa società ideatrice con la creazione del marchio Ood che propone una serie di oggetti lavorati a mano da una decina di artigiani italiani. Il marchio, inoltre, collabora con l’organizzazione Tree-Nation per un progetto di riforestazione che a ogni prodotto venduto pianta un albero in zone a rischio deforestazione in paesi come il Niger e la Colombia.
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Un’iniziativa davvero meritevole considerando il fatto che con un solo albero si possono produrre circa 200 borse più 150 scarpe, o in alternativa più di 100mila bracciali. Così i produttori di Ligneah riducono il proprio impatto non solo fornendo un’alternativa sostenibile e cruelty free alla tradizionale pelle il cui processo di lavorazione implica l’utilizzo di sostanze tossiche e inquinanti, ma anche piantando un numero di alberi maggiore rispetto a quello utilizzato nella produzione della similpelle vegetale. In questo modo si restituisce al Pianeta una grande quantità di risorse naturali fondamentali per l’equilibrio ambientale.
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