Il futuro del turismo dopo la pandemia. Il caso della Lombardia
In Lombardia, fra le regioni più colpite dal coronavirus, il turismo vuole ripartire all’insegna della sostenibilità e dell’amore per il territorio.
In Lombardia, fra le regioni più colpite dal coronavirus, il turismo vuole ripartire all’insegna della sostenibilità e dell’amore per il territorio.
Foodbarrio è un mercato virtuale che crea un contatto diretto e “umano” tra gli artigiani del cibo di tutta Italia e chi desidera acquistare cibo genuino sostenendo le piccole produzioni locali.
Salire sul Monte Bianco con una funivia speciale, visitare un borgo-museo o uno dei tanti castelli, fotografare gli stambecchi sul Gran Paradiso e assaggiare tante cose buone (a partire dalla fontina): 5 idee per scoprire la regione..
Il nostro paese vanta un patrimonio enogastronomico unico al mondo: per questo nel 2018 si festeggia l’Anno del cibo italiano. Sarà un’occasione per valorizzare prodotti, persone, terre, ma anche per condividere esperienze sui social. E, naturalmente, per mangiare.
Un itinerario nell’altopiano del Brentonico da percorrere con le ciaspole o gli sci con quattro gustose tappe enogastronomiche nelle malghe trentine. L’appuntamento è per il 20 gennaio a San Valentino.
I posti da visitare in inverno in Italia, anche caldi, sono molti. Dalle terme, alle città, alle mete enogastronomiche, i weekend invernali sono l’occasione perfetta per rilassarsi o semplicemente partire senza pensarci troppo.
A Bordeaux la Cité du vin è il moderno museo multimediale che racconta la storia del vino dalle origini a oggi. Un viaggio sensoriale tra i vigneti di tutto il mondo.
Un nuovo strategico tassello sta per aggiungersi a quel già vasto mosaico culturale sul quale si va ridisegnando, ormai da svariati decenni, la nuova identità urbana di Torino, sempre più capace di intercettare il favore dei flussi turistici nazionali e internazionali. Il capoluogo piemontese, ex-capitale del Regno di Sardegna prima e del Regno d’Italia poi,
Con tra le 750mila e il milione di presenze stimate in città tra il 22 e il 26 settembre, in occasione di Terra Madre Salone del Gusto 2016, e una spesa media di 38 euro negli esercizi cittadini, Torino traccia un bilancio più che positivo (tra i 28 e i 38 milioni di euro di
La tendenza è già in auge da tempo e procede all’insegna della sinestesia: gusto e sguardo, sapori e visioni, accostamenti ibridi che istituiscono un sodalizio proficuo, e in alcuni casi perfino suggestivo, tra il mondo dell’enogastronomia e quello dell’arte, mobilitando risorse preziose in favore di quest’ultima. Una forma sempre più diffusa di “contaminazione” che ha