
Fritte, al forno o in padella, le polpette di peperoni, ceci e prezzemolo custodiscono l’essenza del sole estivo per offrirla in un sol boccone.
Foodbarrio è un mercato virtuale che crea un contatto diretto e “umano” tra gli artigiani del cibo di tutta Italia e chi desidera acquistare cibo genuino sostenendo le piccole produzioni locali.
Immaginate di partecipare a un mercato che raccoglie migliaia di eccellenze enogastronomiche italiane. Un mercato dove gli artigiani del cibo mettono in mostra il meglio della loro produzione raccontando con passione quello che c’è dietro il loro lavoro e dove i visitatori possono trovare prodotti made in Italy caratteristici e genuini, chiedere informazioni ai produttori, contrattare il prezzo, acquistare quello che più li incuriosisce. Ora immaginate di fare tutto questo comodamente seduti da casa, di vendere e comprare online, con pochi click.
È possibile grazie a Foodbarrio, un mercato virtuale grande quanto l’Italia che ha reinventato il commercio del cibo regionale creando un ecosistema virtuoso. Foodbarrio è, infatti, il primo food social commerce che mette in contatto produttori locali che tutelano la biodiversità e buongustai che prediligono cibi artigianali e genuini ai prodotti industriali, “una sorta di airbnb del cibo”, come spiega Giorgia Barbieri, responsabile comunicazione di Foodbarrio. Nata dall’idea di tre amici, Foodbarrio è un’app attiva da un anno e conta attualmente 220 produttori che hanno aperto le loro botteghe virtuali con oltre 4mila prodotti in vetrina.
“Selezioniamo i venditori in base a criteri di artigianalità, ovvero chi vuole aprire la propria bottega deve essere il produttore in prima persona, e di genuinità – continua Giorgia – Un produttore può decidere di aprire la propria bottega nell’app gratuitamente, in modo autonomo (si può fare in un giorno) oppure di affidare a noi la gestione della bottega versando un contributo annuale oppure, ancora, chiedere il nostro aiuto solo per alcuni servizi, come la realizzazione di book fotografici o lo spedizioniere”.
Per accedere all’app bisogna iscriversi (possono farlo privati, gruppi d’acquisto o operatori Ho.re.ca.). Una volta dentro si può effettuare la ricerca dei prodotti in tre modi: attraverso le macrocategorie (ad esempio conserve, formaggi, vino, olio, farine, legumi, condimenti e spezie, caffè e infusi), attraverso la mappa delle regioni che evidenzia i prodotti tipici che si possono trovare in ogni zona d’Italia, o, ancora, attraverso il nome del produttore se già si conosce.
La principale caratteristica di Foodbarrio, quello che lo differenzia dagli altri e-commerce, è quello di essere il primo social marketplace dei produttori. “Social” perché all’interno dell’app, oltre ai prodotti, ogni bottega artigiana raccoglie la storia e le foto dell’artigiano e delle sue specialità. Il social permette inoltre il dialogo diretto tra produttori e acquirenti per approfondire la conoscenza del prodotto, lasciare recensioni, scambiarsi consigli e ricette e contrattare il prezzo. Foodbarrio si distingue poi per un’altra peculiarità: “Foodbarrio ha un carattere sostenibile e solidale perché favorisce i piccoli artigiani spesso penalizzati dalle logiche della grande distribuzione. Riconoscendo più ampi margini ai produttori, diamo linfa alle realtà rurali che tornano a valorizzare la biodiversità e ad essere attrattive anche per le nuove generazioni. Tra i nostri produttori, infatti, contiamo sempre più giovani”.
Visto il periodo natalizio, Foodbarrio è un’idea per scovare regali gourmet, sempre apprezzati, tra cantine, frantoi, caseifici e campi di tutta Italia. Ci sono ad esempio i legumi e le lenticchie di Alessandra e della sua azienda di Castelluccio di Norcia che ha resistito dopo il terremoto, il Parmigiano Reggiano di Giorgio e suo figlio Gianluca, il pomodoro del piennolo Igp di Michele, il panettone artigianale ai pistacchi di Bronte dop di Laura, i liquori distillati in alambicco di Luigi. I produttori per l’occassione proporranno cesti natalizi e degustazioni assortite con cui celebrare le feste.
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