Upcycling è stata eletta parola dell’anno 2019, ma per Favini non è una novità
In tempi non sospetti Favini ha fatto dell’upcycling, ovvero la pratica di riutilizzo di materiali di scarto, uno dei propri capisaldi.
In tempi non sospetti Favini ha fatto dell’upcycling, ovvero la pratica di riutilizzo di materiali di scarto, uno dei propri capisaldi.
Utilizzando sottoprodotti della lana e del cotone Favini ha creato Refit, materiale ecologico per stampa e imballaggi.
È un percorso iniziato già nel 2009 quello di Favini nel mondo della sostenibilità ambientale. Un percorso che ha portato a raggiungere ottimi risultati, dimostrando un impegno costante da parte dell’azienda nel ridurre il proprio impatto ambientale. La carta, per essere prodotta, necessita di molta acqua e molta energia. Sono queste dunque le due risorse
L’azienda italiana si è guadagnata la candidatura al prestigioso riconoscimento per il suo programma di riuso creativo promosso tra dipendenti e stakeholder.
L’idea della start up Orange FIber è stata quella di creare un tessuto sostenibile utilizzando i residui alimentari della lavorazione degli agrumi, così da preservare le risorse naturali e favorire l’economia circolare. La stessa cosa che Favini fa con la carta Crush.
Carta prodotta con fibre di cuoio riciclate dal processo produttivo della pelle. Shopper realizzate con fibre di legno prodotte in maniera sostenibile e riciclabili. Iniziative per il miglioramento della raccolta differenziata di carta e cartone. Sono questi alcuni dei progetti vincitori dell’European Paper Recycling Awards, evento organizzato dall’European Paper Recycling Council (Eprc), con l’obiettivo di
Dopo la carta realizzata con gli scarti di lavorazione dei fagioli, ecco Crush Lenticchia, carta che utilizza lenticchie scartate dal processo produttivo.
Le fibre scartate dalla lavorazione industriale ritornano nel ciclo e si intrecciano a quelle di cellulosa creando un nuovo mareriale.
Un nuovo astuccio realizzato con parte degli scarti di lavorazione dei fagioli, totalmente riciclabile e certificato Fsc.
La produzione delle due carte ecologiche dell’azienda veneta compensata con progetti di riforestazione in Africa e di produzione di energia in India.