Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Favini compensa la produzione di carta riforestando in Uganda
La produzione delle due carte ecologiche dell’azienda veneta compensata con progetti di riforestazione in Africa e di produzione di energia in India.
Per compensare completamente le emissioni di carbonio non eliminabili tramite altri processi, Favini, storica cartiera di Rossano Veneto, ha abbracciato due progetti ambientali in Uganda e in India.
In questo modo l’impronta di carbonio di tutto il ciclo produttivo viene annullata tramite l’acquisto di crediti di carbonio, rilasciati aderendo al progetto di ripristino di oltre 6.200 ettari nel Parco Nazionale Kibale in Uganda. Da una parte si avrà il ripristino dell’ecosistema, dall’altra ci sarà un impatto positivo sulla popolazione, creando occupazione.
“Nel corso degli anni il nostro reparto di ricerca e sviluppo ha introdotto sul mercato alcuni materiali straordinari, che hanno fatto dell’eco-sostenibilità la propria bandiera”, ha dichiarato Andrea Nappa, amministratore delegato di Favini. “Quest’anno abbiamo scelto di annullare completamente la carbon footprint della carta Shiro e Crush, supportando due interessanti progetti ambientali internazionali, in India e in Uganda”.
In India invece, l’azienda neutralizzerà le emissioni di CO2 finanziando un progetto per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Anche in questo caso, grazie all’energia eolica prodotta, l’azienda acquisterà i crediti di carbonio per annullare le emissioni non eliminabili tramite altri processi.
Si chiude così il ciclo produttivo di due delle carte ecologiche fiore all’occhiello del gruppo vicentino, Crush e Shiro. La prima è composta con un 15 per cento di scarti agro-industriali (residui di agrumi, kiwi, mais, caffè, olive, nocciole, mandorle, ciliegie e lavanda) e dal 30 per cento di fibra riciclata, mentre la seconda ha un’intera gamma prodotta con percentuali di cellulosa proveniente dalle alghe della laguna di Venezia, da fibre di bambù o da riciclo delle fibre di carta post consumo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.