
Honduras. 46 detenute sono morte negli scontri in un carcere
La violenza tra gang rivali nella prigione di Tamara, in Honduras, ha causato 46 morti tra le detenute. Non è la prima strage carceraria degli ultimi anni.
La violenza tra gang rivali nella prigione di Tamara, in Honduras, ha causato 46 morti tra le detenute. Non è la prima strage carceraria degli ultimi anni.
Svolta in Honduras: Xiomara Castro è la prima presidente donna. 12 anni fa guidò le proteste per il golpe contro Zelaya, suo marito: ora tocca a lei.
L’attivista Carlos Cerros, del popolo indigeno Lenca, è stato ucciso: è il quattordicesimo omicidio dell’anno in Honduras contro un difensore dell’ambiente.
Più di 4.000 persone sono partite dall’Honduras formando una carovana diretta negli Stati Uniti. Bloccati al confine tra Messico e Guatemala, molti hanno cercato di varcare la frontiera via fiume, scontrandosi con la polizia messicana.
Un corteo di migliaia di migranti è partito dall’Honduras e sta attraversando illegalmente il Messico. Con l’obiettivo di raggiungere gli Stati Uniti.
A due anni dalla morte dell’attivista indigena hondureña è stato arrestato un dirigente di una società idroelettrica che avrebbe organizzato l’assassinio.
Dopo la morte di Berta Cáceres, la lotta per tutelare i territori e i diritti delle popolazioni indigene dall’industria mineraria e idroelettrica non si ferma. È il caso del popolo Lenca, in Honduras.
Piogge torrenziali hanno colpito il Nicaragua, la Costa Rica e l’Honduras causando frane, inondazioni e almeno 22 vittime.
Bertha Isabel Zúniga Cáceres, figlia dell’attivista ambientale uccisa in Honduras, racconta la sua lotta per i diritti delle comunità indigene minacciate dalla costruzione di una diga.
Un altro membro del Copinh è stato ucciso, in circostanze ancora da chiarire, in seguito ad uno sgombero effettuato dalla polizia militare di Rio Chiquito.