
Migranti, l’Italia ferma le ong e rinnova il Memorandum con la Libia
L’Italia riprende a bloccare in mare le navi cariche di migranti delle ong e rinnova il Memorandum con la Libia che viola i diritti umani.
L’Italia riprende a bloccare in mare le navi cariche di migranti delle ong e rinnova il Memorandum con la Libia che viola i diritti umani.
Sempre peggiori le condizioni di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Libia: 600 arrestati e 68 feriti per un sit-in pacifico davanti a un centro Onu.
La Cassazione ha stabilito che i migranti possono rifiutare il respingimento in Libia mentre la gip di Agrigento ha archiviato le accuse contro Carola Rackete.
Dal 2016 in Libia si sono verificati omicidi extragiudiziali, stupri, torture e schiavitù. Tra i responsabili anche la guardia costiera libica, finanziata dall’Italia.
Torture, stupri, lavori forzati. La vita dei migranti rinchiusi nei centri di detenzione in Libia raccontata in un rapporto di Amnesty International.
125 bambini, di cui 114 senza genitori, sono stati tratti in salvo al largo della Libia. Preoccupa il fatto che possano finire nei centri di detenzione.
Nel 2020 almeno 900 migranti hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. Tra ottobre e novembre si sono susseguiti otto naufragi.
Il fotoreporter Livio Senigalliesi si racconta. Dalla guerra in Iugoslavia alla rotta balcanica. E grazie a due video, uno realizzato con il giornalista Raffaele Masto.
Il Parlamento italiano ha votato il rifinanziamento della Guardia costiera libica, nonostante i sospetti di vessazioni sui migranti. Protestano le ong.
L’Unhcr e la Guardia costiera libica hanno confermato l’avvenuto naufragio di una barca di legno vicino alle coste della Libia: 123 i superstiti, ma ci sarebbero circa 150 morti. Per l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati è la più grande tragedia di quest’anno nel Mediterraneo.