Adesso il Giappone vuole cacciare le balene nell’oceano Pacifico

Adesso il Giappone vuole cacciare le balene nell’oceano Pacifico

Il Giappone vuole continuare a cacciare le balene. Dopo sole due settimane dall’eccezionale ordine della Corte di giustizia internazionale (Cig) di rinunciare al programma di caccia giapponese nelle acque dell’Antartide, il governo di Tokyo ha deciso di modificare il suo piano “scientifico” riducendo il numero di esemplari da catturare e spostando l’attività nell’oceano Pacifico nordoccidentale.

Il Giappone deve fermare la caccia alle balene

Il Giappone deve fermare la caccia alle balene

La scappatoia della ricerca scientifica non si può più usare: il Giappone dovrà fermare la caccia alle balene, dopo che il programma Jarpa II nei mari del Sud, in corso dal 2005, è stato considerato illegale dalla Corte internazionale di Giustizia con una sentenza promulgata il 31 marzo 2014, data storica. L’Australia contro il Giappone

Rob Hopkins, iniziative locali per cominciare a cambiare

Rob Hopkins, iniziative locali per cominciare a cambiare

Un incontro per capire cosa sono le città di transizione (Transition town) e cosa si intende per resilienza applicata alle comunità locali si è svolto giovedì 13 marzo presso il centro congressi della Fondazione Cariplo, a Milano. Protagonista della “lezione” è stato Rob Hopkins, ex insegnante di permacultura e fondatore, nel 2006, del movimento Transition

Sea Shepherd intercetta cinque baleniere giapponesi nei mari antartici

Sea Shepherd intercetta cinque baleniere giapponesi nei mari antartici

Cinque baleniere giapponesi sono state intercettate il 5 gennaio nel Southern ocean whale sanctuary, nelle acque neozelandesi che fanno parte dell’area dell’Antartide che si chiama Ross dependency, la dipendenza di Ross. La scoperta è stata fatta da Sea Shepherd conservation society, l’organizzazione ambientalista che si occupa della tutela e della conservazione delle specie marine. Il