Inquinamento, raggiunto l’accordo sui nuovi parametri europei per la qualità dell’aria
Nal 2030 nell’Unione europea scattano i nuovi parametri per la qualità dell’aria, meno rigorosi rispetto a quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Nal 2030 nell’Unione europea scattano i nuovi parametri per la qualità dell’aria, meno rigorosi rispetto a quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Un anno con qualche luce e molte ombre. Così Legambiente descrive il 2023 nello studio Mal’aria di città, sull’inquinamento atmosferico in Italia.
Per la prima volta da più di un decennio, l’Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha inasprito le regole sulla qualità dell’aria.
Più controlli sulla qualità dell’aria, soglie più severe e risarcimenti per i cittadini che subiscono i danni dello smog: lo chiede il Parlamento europeo.
La qualità dell’aria della capitale della Thailandia è peggiorata notevolmente, per colpa del traffico, delle industrie e degli incendi boschivi.
Il Consiglio di Stato della Francia ha inflitto alla nazione europea una multa da 20 milioni di euro per non aver migliorato la qualità dell’aria.
In crescita le zone a zero o a basse emissioni per ridurre l’inquinamento, con divieti per veicoli vecchi e inquinanti. In ritardo l’Italia. Ecco i dati raccolti da Clean Cities
L’Italia è inquinata: questo il quadro che emerge dall’analisi condotta dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (Aea) sulla qualità dell’aria su base europea.
Strade scolastiche e zone a basse emissioni. Clean Cities chiede la decarbonizzazione dei trasporti urbani per contrastare inquinamento, dipendenza dai combustibili fossili e crisi climatica nelle nostre città.
Assorbono l’inquinamento, riducono il rumore e riproducono i suoni ad alta fedeltà. Dopo sei anni di studi, le cuffie con purificatore debuttano in autunno.