
La multinazionale statunitense Apple punta sempre di più sulla sostenibilità. Produzione da energia pulita e riciclo delle componenti sono i punti chiave.
Assorbono l’inquinamento, riducono il rumore e riproducono i suoni ad alta fedeltà. Dopo sei anni di studi, le cuffie con purificatore debuttano in autunno.
Cuffie così non si erano mai viste. Una visiera che sembra uscita da un film di fantascienza e promette di offrire simultaneamente un sistema audio immersivo e un flusso d’aria purificata a naso e bocca, mentre sei in movimento. Le cuffie con purificatore sono l’ultima novità in casa Dyson, trent’anni di esperienza nello studio del flusso d’aria, nella filtrazione e nei motori. Pronto al lancio in autunno, il dispositivo Dyson Zone arriva al culmine di una ricerca lunga sei anni e cinquecento prototipi, e segna il debutto dell’azienda britannica nel settore della tecnologie indossabili.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a livello globale nove persone su dieci respirano aria che supera i limiti di sostanze nocive. “È un problema globale, ci colpisce ovunque andiamo. Nelle nostre case, a scuola, al lavoro e mentre viaggiamo, a piedi, in bicicletta o con i trasporti pubblici o privati”, commenta Jake Dyson, Chief Engineer dell’azienda britannica. E a proposito di inquinamento, si stima che più di 100 milioni di persone – circa il 20 per cento della popolazione europea – siano soggette a un’esposizione al rumore a lungo termine superiore alle linee guida dell’Oms, aumentando, tra l’altro, il rischio di demenza.
A questo punto entra in gioco la tecnologia: i compressori di precisione all’interno dei padiglioni delle cuffie direzionano il flusso d’aria attraverso i filtri a doppio strato. Il filtro cattura le particelle ultrafini come gli allergeni e le particelle provenienti da fonti esterne, mentre uno strato di carbonio arricchito di potassio cattura i gas inquinanti urbani come NO2 e SO2. Il compressore diffonde l’aria purificata verso naso e bocca attraverso la visiera senza contatto. Vera novità e “aspetto imprescindibile per gli ingegneri”, rimarcano da Dyson, studiata per evitare il disagio e l’irritazione spesso associati alle alternative a contatto completo, tra cui le mascherine.
Dal Regno Unito a Singapore, in Malesia e in Cina, Dyson Zone è frutto del lavoro di un team globale di esperti. Impegnati in meticolose prove d’ascolto, sono riusciti a progettare un sistema di cancellazione attiva del rumore (ANC) a casa, al lavoro e in movimento, regolabile su tre modalità: “immersiva” ideale quando serve concentrazione, “conversazione” che si attiva quando viene rimossa la visiera, e “trasparenza” pensata per permettere di sentire i rumori esterni. Ma la vera sfida era l’alta fedeltà in miniatura.
Nonostante il poco spazio a disposizione, è stato inserito un sistema elettroacustico al neodimio ad alte prestazioni all’interno di ogni padiglione auricolare, in grado di restituire ampia risposta in frequenza, preciso bilanciamento sinistra-destra e minima distorsione del suono. Quest’ultima è garantita anche dal design ergonomico: i cuscinetti auricolari, modellati intorno all’orecchio, aumentano la dimensione dei punti di contatto a beneficio di acustica e comfort. In rete fioccano reazioni e pronostici degli appassionati di hi-tech. Per test e recensioni si aspetta l’autunno, quando le cuffie saranno disponibili online e negli store Dyson Demo.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La multinazionale statunitense Apple punta sempre di più sulla sostenibilità. Produzione da energia pulita e riciclo delle componenti sono i punti chiave.
Le buone idee nascono spesso da giovani menti creative. Ve ne raccontiamo 3 sviluppate in Svizzera, in un luogo che ne favorisce la realizzazione.
Quali sono le regole da seguire per tutelare il patrimonio più prezioso di una startup, i suoi asset immateriali? Risponde l’avvocato Umberto Locatelli.
Si chiama House of Switzerland e ospiterà le eccellenze di tecnologia, innovazione e sostenibilità targate Svizzera. Per scoprire il sapere di frontiera.
Il diritto alla connessione è anche un tema di sostenibilità e inclusione sociale. Ne parliamo con Giovanni Ferigo, Chief executive officier di Inwit.
Il sistema di estrazione, il mining, delle criptovalute, è responsabile dello 0,6% del consumo di energia mondiale. L’esempio rinnovabile del Trentino.
Migliaia di metri quadrati dedicati alla coltivazione indoor di insalate, erbe aromatiche e microgreens in un distretto che supera i limiti della vertical farming.
Un riassunto su tutto quello che bisogna sapere sulle criptovalute. Cosa sono, quanta energia consumano e perché la transizione energetica serve anche per evitare un altro rischio per il clima.
Google Earth Engine è uno strumento ancora poco conosciuto, che può essere sfruttato dalle associazioni per intervenire al meglio a difesa della natura.