
La Turchia bombarda i curdi in Siria durante l’emergenza post-terremoto
Il nord della Siria è alle prese con l’emergenza post-sisma. Ciò nonostante la Turchia ha continuato con i bombardamenti verso i curdi.
Cosa sta succedendo in Turchia? Uno dei paesi più popolosi e importanti, che unisce il continente europeo a quello asiatico è da tempo al centro delle relazioni internazionali. Perché musulmano, ma alla ricerca del suo equilibrio democratico. Perché meta dei profughi provenienti dal Medio Oriente. Perché scosso da numerosi attentati. Tutto quello che sta succedendo in Turchia, la potenza del Mediterraneo che rischia una deriva violenta.
Il nord della Siria è alle prese con l’emergenza post-sisma. Ciò nonostante la Turchia ha continuato con i bombardamenti verso i curdi.
Le vittime del terremoto in Turchia e Siria continuano a salire: Erdogan dichiara tre mesi di emergenza e fronteggia le prime proteste. Dramma profughi.
Una volontaria italiana a Gaziantep ci ha raccontato la prima notte dopo il terremoto che ha sconvolto la Turchia, trascorsa accampata con alcuni colleghi.
Scenari apocalittici dopo il terremoto che ha colpito Siria e Turchia, spostando l’Anatolia di 5 metri: l’Onu teme 20mila vittime. Si continua a scavare, volontari da tutto il mondo
Un terremoto apocalittico ha colpito il sud della Turchia e la Siria: oltre 5mila vittime. Preoccupazione rientrata in Italia. Segui gli aggiornamenti in tempo reale.
Il 23 dicembre un uomo ha ucciso tre curdi nella capitale francese. Aveva precedenti per razzismo, ma la comunità curda sospetta della Turchia.
La condanna a Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul strappata a Erdogan nel 2019, è un colpo all’opposizione in vista delle presidenziali. O forse no.
È il primo caso di estrazione di un militante curdo come previsto dall’accordo tra la Turchia e la Svezia perché quest’ultima possa entrare nella Nato.
La Svezia ha riformato la propria Costituzione per accogliere le richieste della Turchia, reticente sull’ingresso di Stoccolma e Helsinki nella Nato.
La Turchia ha lanciato un’operazione a seguito dell’attentato a Istanbul del 13 novembre, colpendo le zone controllate dai curdi in Siria e Iraq.