
Attacco a Istanbul nella notte di capodanno
Un attacco sconvolge i festeggiamenti di Istanbul per l’arrivo del nuovo anno. Un uomo uccide almeno 39 persone in un locale notturno.
Un attacco sconvolge i festeggiamenti di Istanbul per l’arrivo del nuovo anno. Un uomo uccide almeno 39 persone in un locale notturno.
Secondo Le Monde, la Turchia avrebbe accettato il cessate il fuoco in Siria a condizione di evitare la creazione di uno stato autonomo dei curdi.
I governi di Damasco, Mosca e Ankara, assieme alla coalizione delle forze di opposizione, hanno annunciato la fine di tutte le operazioni militari in Siria.
La Croce Rossa ha fatto sapere che le operazioni di evacuazione di Aleppo est proseguono. Ma fonti locali lanciano l’allarme sulle condizioni degli sfollati.
Un uomo ha sparato all’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, mentre parlava all’inaugurazione di una mostra d’arte. Ferite altre tre persone.
Un’autobomba è esplosa nei pressi dello stadio Vodafone Arena di Istanbul, a pochi minuti dal termine di una partita di campionato.
Il partito filo-curdo Hdp ha deciso di abbandonare i lavori del Parlamento dopo l’arresto in blocco dei suoi dirigenti ordinato dalle autorità della Turchia.
Undici esponenti dell’Hdp, il principale partito curdo in Turchia, sono stati arrestati dalla polizia. L’Unione europea chiede una riunione degli ambasciatori europei.
La polizia turca ha arrestato 13 giornalisti del quotidiano Cumhuriyet: un decreto pubblicato il 29 ottobre permette al governo di operare nuove “purghe”.
Turchia, Siria, Egitto. Le storie di alcuni dei giornalisti zittiti, uccisi, dimenticati che pagano con la vita pur di difendere la libertà di stampa nei loro paesi.