Violento terremoto colpisce l’Albania. Ci sono vittime e centinaia di feriti

A partire dalla notte di martedì 26 novembre, una serie di scosse ha fatto crollare numerosi edifici in Albania, ferendo centinaia di persone. Il sisma è stato avvertito fino in Italia.

Una forte scossa di magnitudo 6.5 ha colpito la costa settentrionale dell’Albania vicino alla città di Durazzo, a circa trenta chilometri dalla capitale Tirana, alle 02:54 (le 03:54 italiane) di martedì 26 novembre.

Si è trattato del terremoto più forte degli ultimi decenni e del secondo sisma di notevole entità in soli due mesi. Numerosi edifici sono crollati in varie località tra cui Durazzo, Kurbin e Shjiak. Il bilancio dei feriti e delle vittime cresce ogni ora, ma per fortuna anche quello delle persone tratte in salvo. Fino ad ora si parla di più di 150 feriti, circa sedici morti e quaranta persone estratte vive dalle macerie.

La dinamica del terremoto in Albania

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano ha identificato l’ipocentro del terremoto di stanotte ad appena dieci chilometri di profondità e ha localizzato l’epicentro del sisma tra le città di Shjiak e di Durazzo. Le scosse sono state così intense da essere avvertite fino in Italia, specialmente in Puglia, Basilicata, Campania e Abruzzo.

Come molto spesso accade, non si è trattato di un singolo evento isolato. Il terremoto è stato infatti preceduto da numerosi tremori che sono culminati nella scossa delle 3:00. Gli istituti di ricerca hanno registrato più di cinquanta scosse di assestamento di intensità compresa tra i 4.2 e i 5.4 gradi sulla scala Richter. La ministra della Difesa libanese Olta Xhacka ha invece parlato di oltre cento scosse. “Il terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami, ma l’allarme è rientrato”, ha spiegato il sismologo Alberto Michelini, dirigente di ricerca dell’Ingv all’agenzia Ansa.Intorno alle 8:30 ore locali, le 9.30 italiane, il Servizio geologico statunitense ha registrato un nuovo terremoto a circa venti chilometri a sudovest della città di Mamurras, sempre nel nord del Paese.

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A partire dalla notte di martedì 26 novembre, una serie di scosse ha fatto crollare numerosi edifici in Albania, ferendo centinaia di persone © Gent Shkullaku / Afp / Getty Images

A causa dell’intensità del terremoto sono crollati numerosi edifici

Il sisma è stato così intenso da abbattere interi edifici. I danni maggiori sono stati registrati nella città di Durazzo, dove sono addirittura crollati due hotel. Qui hanno perso la vita almeno quattro persone, ma altre venti sono state tratte in salvo, tra cui anche due bambini. Interi quartieri sono rimasti senza corrente e la protezione civile ha esortato la popolazione a lasciare libere le strade per consentire il transito dei mezzi di soccorso.

“Qui è il caos totale, la città è devastata, sono crollati interi palazzi, sono venute giù anche le mura antiche dove c’è il castello, è un disastro – ha raccontato Antonio Imperiale, italiano residente a Durazzo, ai microfoni di Sky tg24 –. Eravamo in casa, dopo la scossa delle 3:00 ci siamo guardati e abbiamo deciso di rimanere, in fondo la nostra è una casa nuova. Ma alle quattro è successo il finimondo: gli intonaci venivano giù uno dopo l’altro, si vedevano i mattoni dei muri spuntare fuori”. I vigili del fuoco e la protezione civile stanno aiutando chi è rimasto intrappolato sotto le macerie, senza sosta.

Non ci sono vittime italiane

“Per il momento non sono pervenute segnalazioni significative di italiani coinvolti”, ha detto Stefano Verrecchia, responsabile dell’Unità di crisi della Farnesina, all’Ansa. “Bisogna aspettare un po’, sono momenti caotici. Naturalmente le verifiche con l’ambasciata d’Italia a Tirana, che è operativa sul posto, continuano e si stanno attrezzando per la notte nel caso connazionali avessero bisogno di un posto per dormire”. Il numero dell’Unità di crisi è comunque sempre attivo, 24 ore su 24 per eventuali segnalazioni.

Non sono mancati gli episodi di solidarietà internazionale

Il premier albanese Edi Rama ha scritto su Twitter che “tutte le strutture statali sono al lavoro per salvare ogni vita possibile”. Si è poi detto piacevolmente toccato dalla solidarietà internazionale ricevuta dall’Albania in un momento così difficile. L’Italia è stata una delle prime nazioni a rispondere alla crisi: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha immediatamente inviato delle squadre di soccorso in aiuto della popolazione. Due squadre di vigili del fuoco si stanno ugualmente recando sul posto per dare il loro contributo nelle ricerche.

A livello europeo, l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini ha dichiarato che “l’Europa è pronta ad offrire assistenza anche attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione”. Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli si è unito ai messaggi di solidarietà: “A nome del Parlamento europeo e a titolo personale vorrei esprimere il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime e la mia completa e piena solidarietà al popolo albanese”.

Anche la Croazia non ha tardato a rispondere: “Ci è arrivata la richiesta di aiuto dall’Albania e noi abbiamo messo a disposizione due elicotteri che raggiungeranno le zone interessate accompagnati da una squadra della protezione civile”, ha annunciato poco fa il capo del quartier generale dell’esercito croato, Mirko Sundov.

La sismicità in Albania

Non è la prima volta che l’Albania viene scossa da violenti terremoti. A settembre di quest’anno, un sisma di magnitudo 6.5 aveva sconvolto il Paese, mentre il sisma più forte, con una magnitudo di 8.0, era stato registrato nel 1979.

Foto in anteprima: Gent Shkullaku / Afp / Getty Images

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