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Due botanici hanno deciso di sensibilizzare i concittadini riguardo la biodiversità urbana scrivendo con il gesso il nome delle specie vegetali.
Siamo stati abituati a vedere le “erbacce” come qualcosa di negativo, da combattere, come invasori dei nostri spazi. Eppure il concetto di erbaccia, ricorda il botanico inglese Richard Mabey nel libro Elogio delle erbacce, è culturale e fa parte del nostro costante (e vano) sforzo di tracciare un netto confine tra natura e cultura. “Le erbacce, come tutti gli esseri viventi, semplicemente “sono” – scrive Mabey, ricordandoci inoltre che, in fondo, con il loro indomito spirito di adattamento, non sono poi così diverse da noi. – Si adattano velocemente alle sfide ambientali e usano strategie per aprirsi la strada.” Proprio per sottolineare l’importanza e la peculiare bellezza di queste piante, due botanici di Tolosa hanno ideato un progetto semplice e geniale.
Nelle scorse settimane per le strade del quartiere le Busca, nella città della Francia meridionale, sono apparse vicino alle piante selvatiche iscrizioni in gesso che indicano il nome delle specie vegetali. L’iniziativa ha colto nel segno e le foto delle piante classificate hanno iniziato a fare il giro dei social network, suscitando la curiosità degli utenti. Dietro questa iniziativa, si è scoperto qualche giorno dopo, ci sono i botanici Boris Presseq e Pierre-Olivier Cochard, rispettivamente del museo di Storia naturale di Tolosa e dell’associazione conservazionista Nature en Occitanie. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di attirare l’attenzione dei passanti sull’enorme varietà delle erbe selvatiche che crescono in città.
Dans mon quartier il y a quelqu’un qui identifie les plantes qui repousse sauvagement dans le bitume et je trouve ça trop beau et poétique ? pic.twitter.com/mhVm5mvO6Z
— Juliette ? (@nahotchan) 19 agosto 2019
Queste specie vegetali, un tempo combattute aspramente a colpi di diserbanti e falciatrici, hanno potuto nuovamente colonizzare le strade e le aiuole grazie alla sospensione dell’uso di prodotti fitosanitari nel comune francese. Nel solo quartiere le Busca sono state identificate e classificate 83 specie di piante selvatiche, le quali contribuiscono, assieme al restante verde urbano, ad abbellire e ad abbassare la temperatura in città. Il censimento delle erbe selvatiche, ha fatto sapere sul proprio blog il museo di Storia naturale di Tolosa, sarà presto completato e verranno pubblicati i risultati.
Le “erbacce” sono tornate a Tolosa grazie al vento, agli animali e agli esseri umani, che ne hanno trasportato i semi, e hanno ritrovato il loro posto in città, insinuandosi nelle fessure dei marciapiedi, nelle grondaie e nelle pareti. “Non ci sono erbacce o animali cattivi – ha affermato Boris Presseq. – Vogliamo cambiare la visione di queste piante. Possono essere fastidiose e invasive, ma ognuna di loro ha un nome, una storia e particolari proprietà. Ad esempio abbiamo visto fiorire una pianta della famiglia delle carote, proveniente dal Sudafrica. Non abbiamo idea di come sia arrivata qui a Tolosa”.
L’idea, ha spiegato Presseq al quotidiano francese France inter, è ispirata ad un’analoga iniziativa sorta a Nantes e, insieme all’amico, ha deciso di replicarla su larga scala a Tolosa. La scelta del luogo, il quartiere le Busca non è stata casuale. I due botanici volevano infatti realizzare questo progetto in un luogo fortemente urbanizzato, per ricordare ai cittadini la bellezza delle piante e della biodiversità. “Ci sono case e strade – ha affermato il botanico del museo di Tolosa – ma non ci sono spazi per la flora, tranne luoghi artificiali come marciapiedi e muri”.
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