Cammini e itinerari

Tra Liguria e Toscana: 5 luoghi meravigliosi da visitare in Versilia, Lunigiana e Garfagnana

Un breve tour alla scoperta di un territorio paesaggisticamente e artisticamente ricco e sorprendente tra Liguria e Toscana. Tutto percorribile in treno, senza fretta.

In pochi chilometri è concentrata molta bellezza che sconfina con soluzione di continuità tra Liguria e Toscana: siamo tra Lunigiana, Garfagnana e Versilia per riscoprirle in un breve ma splendido tour. 5 tappe tra meraviglie architettoniche, artistiche e naturali che raccontano un territorio ricco di contaminazioni e suggestioni. Da percorrere in treno o, a ritmo ancor più lento, a piedi seguendo alcuni tratti della via Francigena.

Tra Liguria e Toscana, un tour artistico e paesaggistico

Pietrasanta

Pietrasanta è una piccola sorpresa, un borgo accogliente, da una parte protetto dalle Apuane – che le regalano un panorama davvero suggestivo – dall’altra a pochi passi dal mare e dalle sue atmosfere. La sua caratteristica però è quella di essere una località fortemente legata all’arte e alla scultura in particolare. Qui infatti, anche solo passeggiando per il suo centro, vi accorgerete del gran numero di gallerie d’arte, delle sculture esposte a cielo aperto, del fermento artistico. Pur essendo un piccolo centro, sono molte le tappe da non perdere. La prima sicuramente è quella al Museo dei Bozzetti: i bozzetti non sono altro che le “prove” delle sculture realizzate dagli oltre 350 artisti che sin dagli anni Cinquanta hanno scelto i laboratori di Pietrasanta e della Versilia per realizzare le proprie opere, molte delle quali fanno ora parte del Parco internazionale della scultura contemporanea, una sorta di prosecuzione open air dell’esposizione che invece ha sede permanente nel cinquecentesco ex-convento di S. Agostino.

Battistero Pietrasanta
L’interno del Battistero a Pietrasanta © Simona Denise Deiana

Si accede dalla chiesa di Sant’Agostino – ora esclusivamente sede espositiva dove sino a ottobre sono presentate le sculture di Fiabio Viale – e si prosegue nei chiostri e nei locali del convento dove sarete letteralmente immersi tra statue di grandi dimensioni – tanto da esserne sovrastati – che raffigurano i più svariati soggetti. Un piccolo viaggio tra le creazioni della scultura contemporanea di tutto il mondo che è anche un percorso alla scoperta del prezioso lavoro degli artigiani. Nella piazza centrale di Pietrasanta, che da quanto è bella e perfetta sembra un palcoscenico allestito per una meravigliosa opera monumentale, c’è tutto: la collegiata di San Martino con il suo campanile sul quale potete salire, il teatro e la salita verso la Rocca di Sala, o Rocca Ghibellina, che non dovete perdere. Lassù il panorama è stupendo e il breve percorso immerso negli ulivi è corroborante. Non è ancora tutto: scovate i due affreschi di Botero nella chiesa della Misericordia, il Battistero e altri incantevoli semplici angoli di questo angolo di Toscana.

Pietrasanta Toscana piazza
La piazza principale di Pietrasanta © Simona Denise Deiana

Sarzana

Spostiamoci in treno in Liguria, precisamente in Lunigiana nella sua località forse più nota, Sarzana. Qui sono chiare le influenze delle due regioni che si mescolano e si fondono e ritroviamo nella lingua, nel cibo e nelle tradizioni. Molti giungono in questa bella cittadina per il Festival della mente che vi si svolge da diciassette anni per celebrare la creatività e la nascita delle idee (quest’anno dal 4 al 6 settembre) o per la Soffitta nella strada, una fiera di antiquariato nelle vie della città che ad agosto crea un’atmosfera bellissima e attira turisti e addetti ai lavoro da tutta Italia e non solo. Sarzana ha due fortezze, entrambe molto scenografiche: la fortezza Firmafede in centro città, e la fortezza di Sarzanello raggiungibile con una bella passeggiata e posta su una piccola altura in grado di regalarvi la vista sul mare. Un’altra chicca imperdibile è all’interno della cattedrale di Santa Maria Assunta: qui si trova la più antica croce dipinta italiana, opera del Maestro Guglielmo, datata al 1138 e definita opera fondamentale della pittura romanica. Lo sfondo rosso sul quale è posta conferisce ancor più teatralità all’opera che colpisce soprattutto per l’espressione del Cristo, molto umana e sofferente. Passeggiando per i suoi vicoli scorgerete anche molti segnavia della via Francigena che passa di qua e vede molti pellegrini o semplici camminatori farvi tappa.

Sarzana cattedrale
Il crocifisso del maestro Guglielmo nella cattedrale di Sarzana © Simona Denise Deiana

Pontremoli

Altra tappa della Francigena, raggiungibile facilmente anche in treno per chi non ama camminare, Pontremoli ha un fascino strano, fatto dei fasti di un tempo e della nostalgia per un borgo delizioso ora un po’ abbandonato e dolente. Se vi arriverete via rotaie, per raggiungere il centro, attraverserete il fiume Magra e quest’angolo della cittadina è sicuramente il più caratteristico e affascinante: il ponte medievale della Cresa è un esempio di alta architettura e regala scorci davvero unici. Il rumore dell’acqua, la pace e il verde tutt’intorno valgono già la sosta. La tappa artistica eccezionale a Pontremoli è certamente il Museo delle statue stele che ha sede al castello del Piagnaro e raccoglie la testimonianza più misteriosa del popolo che nell’antichità abitò le terre della Lunigiana. Le statue stele sono figure umane maschili e femminili, rappresentate in forme astratte e scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio avanti Cristo. La visita è molto suggestiva e rappresentativa di un’antica forma d’arte presente solo qui. Dopo la salita al castello, potete riposarvi gustando in una locanda del luogo i famosi testaroli: una specialità di Pontremoli che va condita con un pesto leggero e vi conquisterà. Per gli amanti della grande letteratura non va dimenticato che a Pontremoli, nella sua piazza principale, si svolge il Premio Bancarella, uno storico appuntamento che nella sua prima edizione, nel 1953, vide vincitore Ernest Hemingway con “Il vecchio e il mare”.

Pontremoli stele
Un esemplare di stele al museo di Pontremoli © Cortesia Museo delle Statue Stele Lunigianesi

Lucca

Ci spostiamo, sempre in treno, in Garfagnana, la porzione di territorio compresa tra le Alpi Apuane e la catena principale dell’Appennino Tosco emiliano, e precisamente a Lucca, splendida località toscana che non ha nulla da invidiare alle sue più blasonate e “cantate” sorelle. Appare tranquilla, “concentrata” tra le sue maestose mura, perfetta da scoprire in bici o a piedi. La chiamano la città delle 100 chiese e vi accorgerete passeggiandovi che è proprio così. Difficile dire quale sia tra queste la più suggestiva: a meravigliare per la bellezza è certamente quella dedicata a San Michele sulla cui facciata spicca la grande statua di marmo dell’arcangelo, con ali e lamine metalliche nell’atto di distruggere un drago con una lancia. Una leggenda lucchese vuole che nell’anello posto al dito dell’angelo sia incastonato un diamante di enormi dimensioni e che di sera possa essere scorto il suo luccichio posizionandosi in uno specifico punto della piazza. Incantevole anche il Duomo di San Martino con il campanile che stranamente la precede e la piazza tutta, armoniosa e unica. Anche qui c’è una piccola curiosità: cercate, su una delle pietre del pilastro addossato alla base del campanile, un labirinto scolpito affiancato da un’iscrizione che ricorda il mito di Teseo e Arianna.

Le numerose chiese non sono solo opere mirabili dal punto di vista architettonico, ma custodiscono opere d’arte di enorme valore: nel Duomo per esempio si trova il sarcofago di Ilaria del Carretto, capolavoro rinascimentale di Jacopo della Quercia. Se vi perdete tra le sue tante piazzette, non dimenticate di alzare lo sguardo, potreste scorgere una delle due famose torri: delle Ore e Guinigi. E non mancate nemmeno di assaggiare il dolce tipico di qui: il buccellato un pane dolce con uvetta e profumato all’anice. Delizioso.

Il Lago di Massaciuccoli

Per chi ama le vacanze attive in mezzo alla natura una bella attività in questa porzione di territorio è certamente raggiungere il lago di Massaciuccoli in bicicletta. Potete farlo sia da Viareggio che da Lucca. In entrambi i casi il tragitto non durerà più di un’ora e mezza per circa 15 chilometri ed è adatto a tutti, anche ai bambini. Uno specchio d’acqua di oltre 2mila chilometri quadrati di superficie che forma la zona umida retrodunale più estesa della Toscana. Qui ci si meraviglia per il gran numero di specie di volatili presenti grazie all’Oasi Lipu del lago di Massaciuccoli e per gli splendidi panorami che si possono ammirare e fotografare. Siamo nella Riserva naturale del Chiarone un luogo prezioso per la biodiversità che custodisce.

Se siete arrivati dall’altra parte del lago, quindi più vicino a Viareggio, non dovete mancare di tributare un doveroso omaggio all’eroe della zona, Giacomo Puccini. Il compositore a Torre del Lago Puccini è sepolto nella cappella della sua villa liberty che ora è divenuta un bel museo sulla storia del grande musicista. Ogni estate da giugno ad agosto, a Torre del Lago e Viareggio il Festival Puccini celebra il famoso concittadino che qui scrisse alcune dei suoi più celebri capolavori.

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