Trasporto pubblico gratis: la Germania apre un dibattito importante

La proposta del Governo tedesco di sperimentare il trasporto pubblico gratis in cinque città sta portando a una discussione tra favorevoli e contrari, con chi preferirebbe il ‘modello Vienna’ di un euro al giorno.

Trasporto pubblico gratis per tutti: potrebbe essere questo il futuro della Germania, vista l’intenzione di testare su cinque città un sistema di mezzi pubblici senza costo diretto per gli utenti.

Il Governo tedesco ha deciso di trovare delle soluzioni contro l’inquinamento atmosferico causato dal traffico automobilistico, per evitare una procedura di infrazione con multe salate da parte della Commissione Europea. In una lettera al commissario all’Ambiente Karmenu Vella le autorità governative, tra cui il ministero dell’Ambiente e quello dei Trasporti, hanno proposto sette soluzioni tra cui una regolamentazione dei trasporti, le cosiddette zone a bassa emissione per gli automezzi pesanti, la promozione della mobilità elettrica e il trasporto pubblico gratuito in Germania.

metropolitana u-bahn berlino
La U-bahn, la metropolitana di Berlino, un giorno potrebbe essere utilizzata gratuitamente secondo l’idea che il governo tedesco ha presentato alla Commissione Europea contro l’inquinamento atmosferico. (Photo by Carsten Koall/Getty Images)

Quest’ultima proposta ha suscitato un grande dibattito tra favorevoli e contrari ma non ha ancora un piano strutturato né finanziato, cosa che ha fatto storcere il naso ai rappresentanti istituzionali dei comuni interessati. Al punto da rifiutare di partecipare, come annunciato da Essen e Bonn (le altre città sono Reutlingen, Mannheim e Herrenberg), senza aver conosciuto i dettagli con le coperture finanziarie stabilite a livello federale.

Trasporto pubblico gratuito in Germania: la posizione di favorevoli e contrari

I favorevoli sottolineano come una misura del genere favorirebbe l’utilizzo dei mezzi pubblici aumentando la platea di utenti. C’è chi propone almeno la gratuità per studenti, giovani e pensionati in modo da incentivare l’utilizzo di tram, bus e metropolitane come scelta definitiva. Un modo per ridurre quanto più velocemente possibile il ricorso all’auto privata, secondo la convinzione di chi è a favore della sperimentazione.

C’è poi da tenere conto che l’inquinamento atmosferico nelle città, causato in buona parte dal traffico automobilistico, sta portando sempre più comuni a limitare il traffico delle auto diesel, decisione che verrà applicata anche per Roma dal 2024, secondo quanto annunciato dalla sindaca Virginia Raggi.

Leggi anche: Roma, stop ai veicoli diesel nel centro storico dal 2024

I contrari  ai mezzi pubblici gratis sottolineano come una iniziativa di questo tipo allargata a tutta la Germania porterebbe a una perdita di introiti legati ai titoli di viaggio fino a dodici miliardi, come riporta l’Associazione delle aziende di trasporto tedesche.

Cifre che dovranno essere recuperate dalla fiscalità generale o da nuove tassazioni. Senza contare il fatto che nelle ore di punta le linee come quelle metropolitane risultano già sature. Una soluzione gratuita aumenterebbe inoltre il numero di utenti portando alla necessità di ulteriori finanziamenti per mantenere lo standard qualitativo antecedente.

Esempi da imitare per un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici (non solo gratis)

Come riporta Berliner Zeitung l’uso gratuito di autobus e treni è già praticato per i visitatori di partite di calcio, teatri e teatri dell’opera: il biglietto di ingresso è valido anche per il trasporto pubblico. In Belgio, Gran Bretagna, Australia e alle Hawaii ci sono progetti di trasporto pubblico gratuito da anni.

Anche la capitale dell’Estonia, Tallinn, ha scelto di proporre dal 2013 autobus e tram gratuiti per i residenti della città. Una soluzione che avrebbe ridotto nei primi tempi il traffico automobilistico del quindici per cento, portando a un aumento delle registrazioni dei residenti con conseguente crescita di gettito fiscale a favore di Tallinn.

Bruxelles ha deciso di investire, sulla scia della proposta tedesca, sui mezzi pubblici gratis che verranno garantiti ogni volta che il livello di polveri sottili supererà i limiti per due giorni consecutivi.

Leggi anche: “Facciamo respirare di nuovo le nostre città”. I consigli di Legambiente contro lo smog, nel rapporto Mal’Aria 2018

Anche la Germania ha visto alcune iniziative simili negli scorsi anni, come riporta Bayerische Rundfunk. A Templin tra il 1997 e il 2002 gli autobus sono stati gratuiti: il numero di passeggeri è aumentato di cinque volte. Successivamente si è deciso di portare l’abbonamento annuale a quarantaquattro euro.

Da febbraio 2018 il comune di Tübingen (tra Herrenberg e Reutlingen): permette di viaggiare il sabato gratuitamente in città. Il sindaco Boris Palmer ha anche elaborato un piano su come ottenere il trasporto pubblico sempre gratuito.

C’è poi l’esempio di Vienna, dove l’abbonamento annuale al trasporto pubblico costa 365 euro: con un euro al giorno si può percorrere l’intera città.

Dove prendere i soldi per bus e metropolitana gratis o quasi in Germania?

Vienna è quindi un modello per la Germania? Sì, secondo l’esperto di traffico di Berlino Heinrich Strößenreuther, che ha lanciato una petizione online secondo cui il governo federale dovrebbe assumere il modello viennese di un euro al giorno per tutta la Germania. Per finanziarlo, Strößenreuther propone di cancellare le detrazioni fiscali per le auto diesel.

Secondo l’organizzazione ambientalista Deutscher Naturschutzring l’abolizione della tassa sugli oli minerali a favore dei diesel toglierebbe sette miliardi di euro dalle casse dello Stato ogni anno.

La controproposta avanzata da molti è stata quindi di lavorare per diminuire sensibilmente il costo degli abbonamenti e dei biglietti. Resta aperto il dibattito su come migliorare la qualità dell’aria delle città, compresa la possibilità che si porti a termine la sperimentazione del trasporto pubblico gratuito. Soprattutto in virtù della decisione del tribunale amministrativo federale di Lipsia di permettere ai comuni tedeschi il blocco della circolazione dei mezzi diesel.

 

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