Un’eterna Treblinka

Charles PattersonEditori Riuniti

L’analogia forte, proposta dall’autore, è tra i campi di
sterminio e gli allevamenti intensivi di animali… ma chi,
guardando negli occhi i vitelli impauriti, ammassati sul camion che
li trasporta verso il macello, non ha almeno per un attimo
associato le immagini di repertorio dei vagoni blindati che
viaggiano verso Auschwitz?
Il grande merito di Patterson consiste nell’aver dato corpo e
dignità storica a questa tragica visione.
Perché la strada che ha portato l’umanità verso Auschwitz
è passata storicamente dal mattatoio: il mattatoio è
servito da “modello” per organizzare lo sterminio e l’uccisione di
massa di esseri umani nell’Olocausto nazista. “I nazisti
costringevano coloro che stavano per uccidere a spogliarsi
completamente e a raggrupparsi insieme, la qual cosa non è un
comportamento consueto per gli esseri umani. La nudità dunque
allude all’identità animale delle vittime e l’assembramento
suggerisce l’immagine di una mandria di mucche o di pecore. Una
disumanizzazione che rendeva più facile sparare alle vittime o
ucciderle con il gas”.
Il modo in cui trattiamo e uccidiamo gli animali somiglia in
maniera impressionante al modo in cui sono stati trattati milioni
di ebrei, zingari e altri esseri umani nei campi di sterminio. Non
solo una somiglianza nel metodo, ma anche e soprattutto una
somiglianza nel processo psicologico che consente ad alcuni esseri
umani di rimuovere il senso di pietà e di identificazione con
le vittime. Il cinismo di chi pianifica e organizza, la rimozione e
il distacco di chi attua materialmente la mattanza, ma soprattutto
l’indifferenza della maggioranza silenziosa, che non sa o non vuole
sapere. Chiudere gli occhi davanti all’uccisione quotidiana
perpetrata nella nostra società ai danni di animali indifesi,
ridotti a merce, somiglia in modo imbarazzante all’atteggiamento di
coloro che chiusero gli occhi davanti al dramma dell’Olocausto.
Ma chi ha vissuto sulla propria pelle la tragedia dello Shoa, non
può non vedere tutto questo e le testimonianze riportate nella
terza parte del libro lo dimostrano.
Molti dei sopravvissuti dei campi di sterminio hanno abbracciato,
come logica conseguenza di ciò che avevano subito, la causa
dei diritti animali, percepiti anch’essi come vittime innocenti
della prevaricazione umana. Perché l’incubo del razzismo e del
genocidio non è vinto per sempre. Sopravvive nei mattatoi di
tutto il mondo, crudele e ingiusto in se, ma anche pronto a
trasformarsi nuovamente in un incubo per altri esseri umani. Come
dice il filosofo Theodor Adorno “Auschwitz inizia ogni volta che
qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali”

L’autore
Charles Patterson, storico americano, può ben argomentare una
simile tesi. Ha svolto programmi di educazione sull’Olocausto per
lo Yad Vashem Institute for Holocaust Education di Gerusalemme, e
ha scritto libri quali ‘Anti-Semitism: The Road to the Holocaust
and Beyond” e ‘From Buchenwald to Carnegie Hall’ (con Marian
Filar). Così lo ha recensito “Judaica Book News”: “Un autore
che merita un posto in ogni casa, scuola, libreria… eccellenti
letture di base nella storia Ebrica e nella storia della
civiltà occidentale”.

…una frase
Nei confronti degli animali, siamo tutti
nazisti. Treblinka dura in eterno.
Perché andare in libreria
Per mettere alla prova il proprio coraggio, in gioco i propri
pregiudizi.

Viviana Ribezzo

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
#bastabufale, Laura Boldrini lancia un appello contro le fake news

Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, lancia un appello contro le fake news, le cosiddette “bufale” sempre più presenti, e fuorvianti, sul web. “Essere informati correttamente è un diritto. Essere disinformati è un pericolo”, dice Boldrini che ha deciso di lanciare questa iniziativa (l’appello può essere firmato da chiunque dal sito www.bastabufale.it e condiviso sui social

Luaty Beirao, 5 anni di carcere per il rapper angolano dissidente

Cinque anni e mezzo di carcere: tanto è costato a Luaty Beirao, musicista e rapper angolano il suo impegno politico e la dissidenza al presidente Jose Eduardo dos Santos. La sentenza è stata emessa da un tribunale di Luanda che ha giudicato Beirao e altri 16 imputati colpevoli di voler rovesciare il governo e le

Il bancomat a Nairobi che non distribuisce denaro ma acqua potabile

Ricorda molto un bancomat questa “casa dell’acqua” operativa a Nairobi. Un distributore di quelli che si trovano anche nelle nostre cittadine. In questo caso però, il distributore d’acqua si trova in uno dei luoghi dove le condizioni di vita sono più difficili, ovvero nell’agglomerato di Nairobi chiamato Mathare. Popolazione stimata 500 mila persone.    

Greenpeace: sostanze tossiche nei vestiti dei bambini

Sono ftlati, composti perfluorurati, nonilfenoli e metalli pesanti. Sostanze chimiche utilizzate per rendere i capi di abbigliamento impermeabili, più morbidi, e dai colori sempre vivi. Sostanze chimiche che nel breve e lungo periodo possono cusare gravi danni sia alla salute che all’ambiente. È quanto si legge nelle pagine dell’ultimo rapporto di Greenpeace “Piccoli mostri nell’armadio”,