
Catania vive ore drammatiche a causa di un ciclone che potrebbe trasformarsi in un Medicane (Mediterranean Hurricane), un uragano paragonabile a quelli di origine tropicale.
A sessant’anni dalla spedizione italiana, la EvK2Cnr torna sulla Grande Montagna con due obiettivi, installare la stazione meteo più alta del mondo e pulire i campi base dai rifiuti.
Era il 31 luglio 1954 quando due alpinisti italiani, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, misero piede per primi sulla cima del K2, a 8611 metri. Oggi a 60 anni dalla prima mitica salita, un gruppo di alpinisti pakistani ripeteranno l’impresa supportati da due alpinisti italiani del Comitato EvK2Cnr, ente privato autonomo voluto e fondato proprio da Desio che da oltre venticinque anni propone e realizza progetti di ricerca scientifica e tecnologica in alta quota. Un centro scientifico di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Del resto tra le nostre Alpi e la catena himalayana le similitudini non mancano e da sempre gli alpinisti italiani hanno fatto scuola.
Un’occasione importante che vuole celebrare l’istituzione del più grande Parco Nazionale del Pakistan e il parco più alto in tutto il mondo, il Central Karakorum National Park. Il Parco comprende uno dei più grandi sistemi glaciali
di montagna del mondo: Siachen (75 km), Baltoro (57 km) e Hispar-Biafo (122 km).
La spedizione avrà così, oltre alla sfida alpinistica, due altri obiettivi: il primo più ambientale e di conservazione, ovvero ripulire i campi base più alti del K2, nell’ambito dell’iniziativa Keep Karakorum Clean. Il secondo più scientifico, con l’installazione di una stazione meteo, la più alta al mondo, e la rimisurazione della vetta della Grande Montagna.
Ripulire la discarica. L’iniziativa per la pulizia dei campi base è attiva fin dal 2005. La spazzatura che si torva lungo le vie del trekking che va da Askole a Concordia e ai campi base è davvero di tutti i tipi: bombole d’ossigeno,
lattine, tende, materiale da cucina, lattine di gas per i fornelletti, pezzi di zaino. Fino ad oggi sono state raccolte decine di tonnellate di rifiuti sui ghiacciai della zona e ai campi degli ottomila del Karakorum, che vengono poi trattate nello smaltitore fornito da EvK2Cnr.
Tecnologia italiana sulla vetta del mondo. La stazione meteo fornita dall’italiana CAE S.p.a., è stata progettata per essere facilmente trasportata ed essere in grado di funzioanare in condizione climatiche estreme. La stazione servirà a raccogliere dati nell’ambito del progetto internazionale di monitoraggio climatico e ambientale Share promosso proprio dal Comitato EvK2Cnr. Misurando temperatura, umidità, direzione e velocità del vento, pressione atmosferica, radiazione netta e il livello neve si potranno comprendere le dinamiche glaciali e le disponibilità della risorsa idrica nella regione. La spedizione inoltre effettuerà nuove misurazioni della cima del K2 e raccoglierà i dati per disegnare il profilo altimetrico dello Sperone Abruzzi, tutto grazie alla tecnologia Gps e l’incrocio con i dati già noti.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Catania vive ore drammatiche a causa di un ciclone che potrebbe trasformarsi in un Medicane (Mediterranean Hurricane), un uragano paragonabile a quelli di origine tropicale.
Intervista a Gianmaria Sannino, climatologo dell’Enea: il Mediterraneo è un hotspot climatico, 50 gradi in Sicilia rischiano di diventare una consuetudine.
Nuovo rapporto del Cmcc mostra che le ondate di calore e le alluvioni saranno comuni a tutte le città, con una tendenza di crescita che appare già in atto. Ma le politiche di adattamento funzionano.
Uno studio della Banca Mondiale ha stimato il numero di migranti che potrebbero fuggire dalle loro terre, entro il 2050, per colpa del clima.
Intervista a Piera Tortora, coordinatrice del progetto Sustainable ocean for all dell’Ocse: “Si rischiano effetti globali catastrofici e irreversibili”.
Delusione dopo la video conferenza di Fridays for future con il primo ministro Conte e il ministro Costa. “Non ci hanno detto nulla di rilevante”.
A causa degli incendi che da settimane colpiscono gli Stati Uniti, il cielo dell’Oregon si è tinto di sfumature rosse dando vita a uno spettacolo surreale.
La Valle della morte californiana, negli Stati Uniti, potrebbe aver raggiunto il picco di 54,4 gradi nella giornata di domenica 16 agosto.
La crisi climatica colpisce le località sciistiche di media quota che da anni vedono chiudere i propri impianti sciistici. Come accade ai Piani d’Erna.