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Le cose da non dimenticare per utilizzare l’uovo al meglio. Queste sono le proprietà nutritive e i consigli degli esperti.
L’uovo è davvero una panacea di benessere nella dieta di esseri umani e animali domestici. La scoperta della sua importanza in campo nutrizionale ha rivalutato questo prodotto della natura dopo anni in cui lo si demonizzava come fautore di diverse problematiche che spaziavano dall’aumento del colesterolo ai danni epatici. Vediamo di fare il punto della situazione con l’aiuto dei nutrizionisti in occasione della Giornata mondiale dell’uovo, che si è tenuta lo scorso 14 ottobre.
Un uovo medio apporta circa 65 chilocalorie, 6,5 grammi di proteine e 4,8 grammi di grassi. Il tuorlo è ricco di grassi, la maggior parte mono e polinsaturi. Il suo colore giallo-arancio è dato dai composti antiossidanti presenti, in particolare luteina e zeaxantina. È ricco, inoltre, di vitamina B1, vitamina A, fosforo e ferro. L’albume è costituito per il 90 per cento da acqua e per il resto da proteine, tracce di minerali, vitamina B12. Le proteine sono ricchissime di amminoacidi essenziali, tanto che si utilizza l’uovo come paragone per il valore biologico di tutte le altre proteine. Per convenzione, infatti, se ne attribuisce 100 alle proteine delle uova: tutti gli altri alimenti hanno un calore biologico inferiore. Spiega la dottoressa Chiara Dissegna, medico veterinario esperta di nutrizione animale: “Attenzione però all’avidina contenuta nell’albume. Capace di legare vitamine del gruppo B, in particolare la biotina, è considerata un fattore antinutrizionale. Il problema si risolve facilmente cuocendo le uova; la cottura inattiva infatti questa sostanza. Per questo motivo cani e gatti possono mangiare le uova cotte in vari modi, tutti ugualmente funzionali dal punto di vista dietetico”.
L’importanza delle uova nella nutrizione umana è decisamente fondamentale. “Possiamo considerare l’uovo come una vera miniera di nutrienti, che concentra in poche calorie un alto valore proteico. Contiene infatti proteine ricche di tutti gli amminoacidi essenziali che non riusciamo a produrre in modo autonomo, oltre a carotenoidi come luteina e zeaxantina, in grado di aumentare l’azione antiossidante nei tessuti oculari, con un possibile effetto protettivo della vista. Fornisce poi sali minerali come ferro, calcio, fosforo, potassio e le vitamine, in particolare A e D, l’acido folico, la B6 e B12 e la colina, essenziale per l’integrità delle membrane cellulari. Due-quattro uova a settimana arricchiscono senz’altro la nostra dieta”, spiega Evelina Flachi, nutrizionista ed esperta in scienze dell’alimentazione nel corso della prima puntata della campagna “around the table, appuntamenti one health” promossi da Msd Animal Health.
Uno dei pericoli che l’assunzione di uova crude può comportare proviene dal contagio con la salmonella, un batterio associato soprattutto all’ingestione di cibi contaminati durante la conservazione e la manipolazione. E sono soprattutto gli alimenti di origine avicola, uovo crudo in testa, a essere una causa frequente di salmonellosi. La gravità dei sintomi delle infezioni di questo tipo varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale con febbre, diarrea e dolori addominali, fino a forme cliniche più gravi, che si verificano però soprattutto in persone già debilitate da altre malattie. Come scongiurarne il pericolo? La salmonella è sensibile agli agenti chimici e fisici. La refrigerazione, per esempio, se avviene a temperature inferiori ai 5°C, ne impedisce la moltiplicazione batterica, anche se non uccide i microorganismi. La congelazione determina, invece, una moderata inattivazione del batterio, oltre a impedirne la crescita. Ma è solo la cottura dell’alimento ad abbattere drasticamente il rischio di infezione, dal momento che le salmonelle vengono distrutte dal calore. Uova cotte, quindi, in varie ricette e preparazioni per garantirci un ottimale utilizzo delle proprietà nutritive di questo importante prodotto animale.
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