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Il 40 piedi con i colori del progetto firmato Boat Ecology, che mostra e dimostra il navigare sostenibile, è sulla rotta di Saint-Tropez per partecipare alla più classica delle regate d’altura mediterranee.
Mowgli, il Class 40 della scuola di vela d’altura di Marco Nannini e il suo equipaggio, da domenica 15 giugno sarà a Saint-Tropez per portare i colori del progetto Verde come Vela alla 62a edizione della Giraglia Rolex Cup, regata organizzata dallo Yacht Club Italiano, e patrocinata dalla Federazione Italiana Vela e dalla Fédération Francaise de Voile.
I cosiddetti bastoni della Giraglia, i tre giorni di regate costiere, che precedono la più antica “lunga” del Mediterraneo, sono il secondo impegno stagionale dell’imbarcazione timonata dal
navigatore solitario oceanico coadiuvato in questa impresa da un intero equipaggio.
Il Class 40 è stato scelto come bandiera del progetto promosso da Boat Ecology, rete d’impresa milanese
che raggruppa aziende attive nell’ambito delle energie rinnovabili e nella riduzione dell’impatto
ambientale di yacht e porti.
La partecipazione a due regate d’altura (oltre alla Giraglia, Mowgli e Verde come Vela si sono cimentati nella 151 Miglia di inizio giugno) è finalizzata a dimostrare che si può essere competitivi in un contesto altamente selettivo, anche utilizzando solo fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’idrogenerazione.
Dopo gli impegni lungocosta, mercoledì 17 partirà la regata lunga che quest’anno avrà una variazione sul tema: cambia il porto di destinazione. Invece di tagliare il traguardo a Genova, i 203 partenti dalla cittadina francese, dopo aver doppiato lo scoglio che dà il nome alla regata, posto poche miglia davanti Capo Corso, faranno rotta su Monte Carlo, Principato di Monaco.
Proprio nei giorni in cui è previsto l’arrivo dei primi scafi sarà infatti inaugurata la nuova sede del sodalizio monegasco, disegnata da Sir Norman Foster. Non cambiano tuttavia le miglia da navigare, sempre 248, distanza rimasta invariata dal 1953, anno della prima edizione.
“L’altura ti obbliga a gestire le risorse nel modo più efficiente possibile, ma d’altra parte a bordo l’energia serve. Ecco perché abbiamo scelto di sfruttare le fonti rinnovabili: non solo non impattiamo sull’ambiente, ma possiamo navigare senza il surplus di peso dovuto al gasolio necessario a fare funzionare il generatore elettrico”, spiega Marco Nannini.
Aggiunge Alberto Buogo, responsabile del progetto: “Verde come Vela si prefigge il compito di dimostrare che essere verdi non è solo più sano, è anche più vantaggioso, proprio in termini pratici. Anche in crociera: non piacerebbe a tutti avere sempre le batterie cariche e il frigorifero acceso anche dopo una giornata di vela sempre con il gruppo elettrogeno spento? Ecco, con una barca attrezzata come Mowgli è possibile. Ed è qualcosa davvero alla portata di tutti. E noi navighiamo proprio per spiegarlo”.
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