Vi proponiamo una playlist per capire al meglio le parole, i fatti e le soluzioni legate alla crisi climatica. Cinque video che raccontano la storia, ma che guardano al futuro del nostro Pianeta. Un racconto che cerca di rendere la sfida più grande del secolo più chiara, più familiare anche a quelle persone che fino a poco tempo fa sembravano lontane anni luce da questi temi o che comunque non hanno il clima in cima alla lista delle loro priorità.
Cosa sono le Cop, le conferenze che devono salvarci dal riscaldamento globale
Correva l’anno 1992 quando il mondo iniziava a trattare il riscaldamento globale come una cosa seria, come un tema da affrontare e risolvere. Questo racconto fa il punto sulla storia delle conferenze delle parti, quelle che tutti conosciamo come Cop. Un racconto fatto di alti e bassi, di speranza e delusione, e che anno dopo anno, tassello dopo tassello, sta dando vita a un mosaico fatto di cooperazione.
C’è, però, ancora chi fatica a capire come funzionino le Cop e teme che siano inutili. Ripercorriamo quindi la storia delle conferenze (dalla Cop1 alla Cop27), analizzando i traguardi raggiunti e le delusioni.
Quali sono le parole giuste per comunicare il clima che cambia
Emissioni zero, eventi estremi, carbon budget. È vero, il riscaldamento globale sta portando con sé un cambiamento del clima in cui viviamo, ma sta anche cambiando il modo in cui parliamo, le parole che utilizziamo per descrivere ciò che si sta verificando – consapevolmente – attorno a noi.
Il glossario del clima sta diventando sempre più ricco, fluido e persino più familiare anche a quelle persone che fino a poco tempo fa sembravano lontane anni luce da questi temi o che comunque non hanno esattamente il clima nella lista delle loro priorità quotidiane. Abbiamo scelto cinque espressioni per cercare di fornire uno strumento utile per orientarsi nel mare di notizie che ogni giorno riceviamo.
Cosa vuol dire loss and damage
La Cop27 di Sharm el-Sheikh, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si è tenuta nel novembre del 2022 in Egitto, si è conclusa con un accordo di portata storica. La comunità internazionale si è infatti impegnata a istituire un meccanismo di loss and damage, ovvero il risarcimento delle perdite e dei danni causati dalla crisi climatica e che vede coinvolti soprattutto i paesi del sud del mondo, i più vulnerabile ancorché i meno responsabili delle emissioni storiche.
Ma a cosa serve il fondo per il loss and damage? Come funziona? E cosa c’entra con la giustizia climatica? Rispondiamo a queste e altre domande.
Cosa c’entra con te la crisi climatica?
Un grado e mezzo, due gradi, o persino due e mezzo. Da anni le Conferenze sul clima, e quindi i giornali di tutto il mondo, discutono sull’entità del riscaldamento globale in corso. Ma, nel concreto, cosa significano queste cifre per le nostre vite? Se la temperatura aumenta di mezzo grado in più, cosa cambia per il lavoro, le città, la produzione agricola e tanti altri ambiti da cui dipende la nostra vita quotidiana?
Cambiamenti climatici e salute: quali sono gli effetti e come possiamo affrontarli
Di fronte a questo scenario, c’è un’unica soluzione: mitigare l’aumento della temperatura, con la riduzione drastica delle emissioni e con la riforestazione. Solo così possiamo salvare milioni di vite, oggi e in futuro.
Ci sono imprese che si sono attivate per abbattere le proprie emissioni, ma preferiscono non comunicarlo. Un fenomeno che prende il nome di greenhushing.
Come funziona il meccanismo di loss and damage istituito alla Cop27, il fondo per risarcire i paesi poveri per perdite e danni dovuti alla crisi climatica.
La Giornata dell’ambiente 2021 ci esorta ad agire per il ripristino degli ecosistemi danneggiati dall’uomo. Un tema a cui l’Onu ha dedicato il decennio.
Dobbiamo fermare i cambiamenti climatici, e abbiamo due modi per farlo: le politiche di mitigazione e quelle di adattamento. Capiamo di cosa si tratta.
Dal Sahel alla Spagna, vaste aree del Pianeta sono esposte alla desertificazione, conseguenza del riscaldamento globale. Un’indagine su cause ed effetti.
