
Un rapporto di Save the Children racconta l’impatto devastante del conflitto in Siria sulla psiche dei minori. Soprattutto su chi è nato sotto le bombe.
Solo perché non accade qui, non vuol dire che non stia accadendo. Con questa frase il video di Save the Children sta cambiando il modo di vedere la guerra civile siriana.
Questo video di Save the Children cerca di far sentire il problema della guerra civile siriana più vicino a noi. Con un montaggio serrato da un secondo per scena, viviamo sulla nostra pelle ciò che prova una bambina britannica, che nel giro di un anno vede la propria vita trasformarsi in un incubo per colpa della guerra.
Solo perché non accade qui, non vuol dire che non stia accadendo
Pubblicato il 5 marzo sul canale Youtube di Save the Children UK, ha già raccolto milioni di visualizzazioni. Nel giro di tre anni il conflitto in Siria ha causato la morte di oltre 10mila bambini e stravolto la vita di 9,3 milioni di persone, molte delle quali hanno dovuto chiedere rifugio ai paesi vicini.
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Un rapporto di Save the Children racconta l’impatto devastante del conflitto in Siria sulla psiche dei minori. Soprattutto su chi è nato sotto le bombe.
Save the Children denuncia i raid aerei indiscriminati sulle città siriane di Aleppo e Idlib da dove sono fuggite 20mila persone nel giro di una settimana.
La deputata laburista Jo Cox aveva dedicato buona parte della sua vita alla lotta alla povertà e alle disuguaglianze. Lascia un marito e due figli.
Le tribù della valle dell’Omo in Etiopia vivono a stretto contatto con la natura e il fiume da cui dipendono. Questo reportage esclusivo racconta come la costruzione di una diga, i cambiamenti climatici e un boom turistico stiano mettendo a dura prova la loro capacità di preservare stili di vita ancestrali.
La maggioranza della popolazione australiana ha votato in favore dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, attraverso un referendum postale durato quasi due mesi. Il Primo ministro Malcolm Turnbull ha assicurato che la volontà dei cittadini verrà rispettata.
Bana ha otto anni e più di 360mila follower su Twitter. Attraverso il suo account ha documentato la guerra in Siria e dal quartier generale delle Nazioni Unite, che ha appena visitato, invita il mondo a porre fine al conflitto.
L’ong Azione contro la fame rende ascoltabile il suono della fame in Sahel attraverso un video che fa sentire cosa provano 5 milioni di bambini con l’arrivo della stagione più difficile dell’anno.
Sono migliaia i bambini siriani come Hudea che non possono andare a scuola e che ogni giorno devono confrontarsi con la violenza di un conflitto che va avanti da anni.
Immagini satellitari dell’illuminazione notturna in Siria rivelano la distruzione causata dalla guerra. Le promesse dell’Onu non sono dunque state mantenute, denunciano la coalizione #WithSyria e il rapporto “Failing Syria”.