Le tribù della valle dell’Omo in Etiopia vivono a stretto contatto con la natura e il fiume da cui dipendono. Questo reportage esclusivo racconta come la costruzione di una diga, i cambiamenti climatici e un boom turistico stiano mettendo a dura prova la loro capacità di preservare stili di vita ancestrali.
Matrimoni gay: i cittadini australiani hanno detto sì
La maggioranza della popolazione australiana ha votato in favore dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, attraverso un referendum postale durato quasi due mesi. Il Primo ministro Malcolm Turnbull ha assicurato che la volontà dei cittadini verrà rispettata.
Applausi, lacrime, urla di felicità e bandiere arcobaleno che sventolavano nel cielo hanno accolto il risultato del referendum sulle nozze gay tenutosi in Australia, con cui più del 60 per cento della popolazione ha dichiarato di essere a favore della loro legalizzazione. “Ora dobbiamo cominciare a risparmiare e a copiare idee divertenti dagli altri matrimoni”, hanno detto Jane e Josie alla Cnn abbracciandosi tra le lacrime.
L’obiettivo è che i matrimoni gay siano legalizzati entro Natale
Quasi 13 milioni di persone – pari al 79,5 per cento della popolazione australiana – hanno preso parte a un referendum postale realizzato tramite l’Istituto di statistica per esprimere la propria opinione in merito ai matrimoni fra persone dello stesso sesso: il risultato, reso noto mercoledì 15 novembre, ha sancito una larga vittoria dei voti a favore, con una percentuale del 61,4 per cento.
Leggi anche: Matrimonio e adozioni gay, la Germania dice sì
I cittadini australiani “hanno votato sì alla giustizia, sì all’impegno, sì all’amore. E ora spetta a noi portare avanti questa causa”, ha dichiarato il Primo ministro del paese Malcolm Turnbull ai giornalisti. Il referendum non è vincolante, ma l’obiettivo è che i matrimoni gay vengano legalizzate entro Natale ed è probabile che il dibattito in Parlamento inizierà già nella giornata di domani.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Bana ha otto anni e più di 360mila follower su Twitter. Attraverso il suo account ha documentato la guerra in Siria e dal quartier generale delle Nazioni Unite, che ha appena visitato, invita il mondo a porre fine al conflitto.
L’ong Azione contro la fame rende ascoltabile il suono della fame in Sahel attraverso un video che fa sentire cosa provano 5 milioni di bambini con l’arrivo della stagione più difficile dell’anno.
Abbiamo visitato Fukushima per parlare con chi sta lavorando per ricostruire la propria vita dopo il disastro dell’11 marzo 2011. Queste sono le loro storie, in un video reportage prodotto da LifeGate.
La sostenibilità è una pratica personale, è un modo di fare impresa, ma prima di tutto significa aprirsi al mondo e alle future generazioni. La terza e ultima puntata del reportage sullo sviluppo sostenibile.
Il presidente europeo Juncker risponde seccato a Farage, tra i leader che hanno spinto i britannici a votare per l’uscita dall’Unione europea. Il video.
Il governo teme ripercussioni politiche ed economiche per l’uscita della Gran Bretagna. E ora anche da noi si potrebbe andare al voto su Ue e Euro
L’allarme dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: il numero di persone in fuga dalle loro terre non è mai stato così alto.
Virginia Raggi in pole a Roma, Pd a Torino e Bologna. A Milano Sala-Parisi alla pari, De Magistris verso la riconferma a Napoli. E l’affluenza?