
In handbike nel pinerolese per mappare gli itinerari estivi adatti a tutti. Con Luca Paiardi e Danilo Ragona alla scoperta del cicloturismo inclusivo.
Una sorta di Tripadvisor per ciclisti, Wecity descrive il grado di pericolosità delle strade nelle maggiori città italiane. Reggio Emilia la più sicura, Genova la più pericolosa.
Una mappa fatta da ciclisti per i ciclisti. È questa in pratica la nuova funzione dell’app Wecity, che ha permesso di realizzare l’Indice di ciclabilità urbana, grazie alla collaborazione dei 30mila utenti che fino ad oggi utilizzano l’app. Un algoritmo in grado di calcolare la qualità delle strade cittadine in fatto di sicurezza per chi pedala, grazie ai chilometri mappati, alla presenza di piste ciclabili e alle recensioni degli stessi ciclisti.
Ne è risultata una prima classifica, che vede al primo posto come città bike friendly Reggio Emilia (con un’indice di 3.3 dove 5 è il massimo), seguita da Torino, Modena e Bologna. La città emiliana si è così distinta sia per la quantità di chilometri mappati, sia per la possibilità che hanno i ciclisti di circolare contromano. Il capoluogo piemontese invece spicca grazie agli 800 km mappati, mettendo in luce i punti più pericolosi e quelli più sicuri, mentre Modena, con un indice di 3.05, è al momento la città con la più alta copertura di strade mappate.
“Sono una forma di restituzione dei dati raccolti grazie agli utenti”, spiega Paolo Ferri, ceo di Wecity, riferendosi alle mappe. “In un mondo dove ogni giorno accettiamo, senza neanche leggerli, ‘termini & condizioni’ che stabiliscono come verranno utilizzati i nostri dati, abbiamo voluto rendere evidente lo sforzo e il risultato collettivo, mettendo queste mappe a disposizione di chiunque”. I big data in questo caso servono per votare il percorso appena concluso, determinandone il livello di sicurezza. Cos come accade per hotel, ristoranti, prodotti acquistati online.
I dati sono allarmanti. Secondo l’Istat, nel 2015, i ciclisti morti in sella ad una bicicletta sono stati 252, uno ogni 35 ore. Tra i nomi illustri recentemente scomparsi, quelli del capitano dell’Astana e vincitore del Giro d’Italia, Michele Scarponi, il pilota Nicky Hayden, e la triatleta Julia Viellehner. Tutti investiti mentre si allenavano.
Recentemente anche uno studio danese ha realizzato una sorta di classifica per valutare quanto le città siano a misura di ciclista. Non sorprende che tra le prime 20 posizioni del Copenhagenize Index non ci sia nemmeno un città italiana. Se nelle primissime posizioni si trovano città come Copenaghen, Amsterdam e Utrecht, nel fondo classifica ci sono metropoli come Buenos Aires e Montreal. Parigi, Berlino, Siviglia, Barcellona. Da Nord a Sud le città europee stanno investendo nella mobilità ciclistica. L’Italia ha dunque bisogno di un “colpo di reni” per tornare in corsa.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In handbike nel pinerolese per mappare gli itinerari estivi adatti a tutti. Con Luca Paiardi e Danilo Ragona alla scoperta del cicloturismo inclusivo.
Cresce la lista dei Comuni ciclabili a cui è stata assegnata la bandiera gialla di Fiab. In tutto 174 le mete bike-friendly da scoprire per un’estate in bici.
Intervista a Valentina Orioli, assessora alla mobilità del Comune: “Entro il 2030 puntiamo ad elettrificare tutta la rete del trasporto pubblico locale”.
Per favorire la transizione green e digitale del comparto mobilità hanno unito le forze 25 università e 24 grandi imprese.
Intervista all’assessora alla mobilità del comune: “Puntiamo forte sul trasporto pubblico, pronti incentivi per l’acquisto di veicoli ibridi ed elettrici”.
Vince l’Oscar del cicloturismo l’Emilia Romagna con il Grand Tour della Valle del Savio, seguita da Marche e Lombardia. In crescita il settore, con l’e-bike che gioca un ruolo chiave.
Tra Pollino, Sila, Serre e Aspromonte, la Ciclovia dei Parchi della Calabria è la via verde per scoprire lo splendido patrimonio naturalistico della regione.
Pedalando per scoprire il territorio, per vederlo con nuovi occhi. Le Giornate nazionali del cicloturismo celebrano la mobilità lenta, un inno alla (ri)scoperta del viaggio.
Dal 2018 si celebra la Giornata mondiale della bicicletta. Ce ne parla Pinar Pinzuti, attivista che quest’anno ha ricevuto il premio dall’Onu per la promozione della bici.