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Il 7 e 8 marzo torna a Monte Carlo il Wes, World ebike series, il primo campionato dedicato alle bici a pedalata assistita. Cos’è, dove si corre, i protagonisti e tutte le tappe della stagione 2020.
Muoversi in modo ecologico non è una priorità soltanto quando si parla del nostro quotidiano. Anche lo sport motoristico mostra ormai da qualche anno la sua vocazione a dare un contributo all’ambiente, con campionati come la Formula E, la Moto E o l’annunciato Etcr, il campionato turismo riservato alle vetture totalmente elettriche. Si tratta di campionati che, accanto all’aspetto agonistico, concentrano il loro lavoro sullo sviluppo di tecnologie green, da trasferire poi ai modelli di serie. Come il Wes, World ebike series, il primo campionato dedicato unicamente alle biciclette a pedalata assistita.
Il Wes ha debuttato con successo lo scorso anno e si prepara ora a una nuova entusiasmante stagione, forte anche del recente conferimento dello status di coppa del mondo. Già serie riconosciuta a livello internazionale dall’Uci (l’organo mondiale di governo del ciclismo sportivo), grazie a questo importante sprint prima della ripartenza, il prossimo 7 marzo, il Wes si conferma la serie simbolo della mobilità sostenibile su due ruote; una piattaforma ideale per la nascita dei modelli urbani del futuro, dove lo sviluppo della tecnologia di prodotto va a pari passo con quello di una disciplina sportiva capace di conciliare gli aspetti più competitivi con un’elevata sensibilità nei confronti dell’ambiente che ospita i circuiti di gara.
L’obiettivo del Wes è dimostrare come gli sport “elettrici” possono essere altrettanto divertenti e attrattivi, grazie anche alla promozione della mobilità sostenibile in un contesto agonistico. Il suo principio cardine è quello di unire i migliori riders al mondo ad alti livelli di performance, in contesti cittadini ed extraurbani molto belli, supportando la relativa industria in un momento in cui il settore dell’ebike sta letteralmente esplodendo e contaminando anche altri settori, come quello del turismo, con un importante impatto a livello locale. La manifestazione prevede che mentre i riders si sfidano su e giù per i boschi circondati dai fans, al Wes e-village il pubblico cittadino viene coinvolto in tutte le attività extra gara legate alla mobilità sostenibile, con seminari e workshop dedicati, l’esposizione di prodotti di ultima generazione e l’area per la prova delle ebike, contribuendo così a creare valore aggiunto per le città ospitanti, con azioni dirette a sensibilizzare la popolazione e migliorare le infrastrutture dei siti coinvolti.
In sella alle ebike, spinte oltre che dalle potenti gambe dei riders, anche da un motore elettrico che può erogare fino a una potenza massima di 250 watt e che esce di scena a una velocità di 25 chilometri orari, ci sono i riders licenziati Uci e le wild card (ciclisti non qualificati che partecipano a singole gare), ma anche semplici amatori non tesserati, impegnati nella Ride Wes del sabato, che con le loro ebike, o con quelle noleggiabili in anticipo sul sito del Wes, possono godere degli stessi tracciati solcati in gara dai professionisti.
Il programma del weekend del 7 e 8 marzo prevede le consuete verifiche tecniche e le prove libere al venerdì, mentre la gara entra nel vivo al sabato, con i riders impegnati a sfidarsi in due diverse specialità: la Wes Uci E-Mtb Xc World Cup Race, gara di Cross-country, già specialità olimpica, di circa un’ora, su un circuito ad anello, e la Wes gravity, la gara di Enduro con diverse prove speciali cronometrate. Una delle novità di questo 2020 è la Wes city race, un piccolo circuito con ostacoli rampe e discese all’interno del Wes e-village, che in occasione della prima tappa verrà allestito nella panoramica e suggestiva cornice del porto di Monte Carlo, dove il pubblico potrà mettersi alla prova con le ebike messe a disposizione dagli organizzatori.
Dopo il Principato di Monaco, il calendario 2020 del Wes toccherà quattro città europee tra Svizzera, Italia, si correrà a Bologna il 6 e 7 giugno, Spagna, e un’altra località ancora da annunciare, mentre per il 2021 sono già in programma 6 tappe. Al via di questa seconda stagione saranno presenti 21 team ufficiali (ogni squadra ha da uno a quattro piloti, uomini e donne, che possono partecipare a una o entrambe le gare), 19 costruttori di ebike e 4 differenti fornitori di motori elettrici (Bosch, Shimano, Yamaha, Brose), mentre tra gli atleti si contano diversi pluricampioni a due ruote e tre medaglie olimpiche, tra questi l’italiano Marco Aurelio Fontana, già vincitore Cross-country 2019.
I protagonisti del Wes sono per la maggior parte riders provenienti dal mondo della mountain bike (nel 2020 saranno oltre 60 gli atleti coinvolti), anche se quest’anno non mancheranno nomi importanti del motorsport, come il campione del mondo 2002 nella classe 250 Marco Melandri e il collega Alessandro Polita, in attesa che la svolta green conquisti anche altri piloti. Del resto, fuori dall’abitacolo o una volta scesi dalle loro potenti motociclette, sono tantissimi gli sportivi che si allenano in sella a una bicicletta. Perché non conciliare quindi passione e attività fisica con una nuova sfida a impatto zero?
Ma chi pensa sia facile salire e scendere tra i boschi con una ebike (il peso medio è circa 23 chili) spinta da un motore elettrico nei momenti decisivi, si sbaglia di grosso: per vincere è necessaria infatti anche una buona dose di bravura nel gestire la durata della batteria, che non è possibile sostituire o ricaricare durante le gare. Oggi la ebike si sta conquistando il suo posto nel mondo non solo come mezzo di trasporto alternativo, ma anche per il fatto che questa disciplina è facilmente accessibile ai più – uomini e donne, visto che nel Wes gli atleti gareggiano tutti allo stesso livello, e proprio a una donna, Jessica Bormolini, è andata la vittoria 2019 nell’Enduro – e unisce la bellezza di uno sport praticato in mezzo alla natura al rispetto per l’ambiente. È possibile seguire tutte le gare del campionato per ebike e altri contenuti sulla Wes tv.
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