Xylella, la Puglia deve abbattere gli olivi potenzialmente infetti

La sentenza dà ragione all’Europa: tutte le piante che si trovano entro 100 metri da un albero malato vanno rimosse. Niente indennizzi per i coltivatori

L’Italia ha l’obbligo di abbattere immediatamente tutti gli ulivi che ospitano il batterio Xylella, indipendentemente dal loro stato di salute, se gli alberi si trovano a meno di 100 metri dalle piante già infettate. La Corte di giustizia europea ha dato ragione alla Commissione europea, che lo scorso anno avevo imposto questa misura all’Italia, vista la forte presenza di Xylella negli uliveti pugliesi; la misura era stata sospesa e impugnata davanti alla Corte dal Tribunale amministrativo del Lazio, ma ora dovrà tornare in vigore. E oltre alla grave perdita di carattere ambientale, la preoccupazione riguarda le sorti di molti agricoltori: la sentenza infatti “non prevede, di per sé, un indennizzo per i proprietari degli oliveti”.

Il batterio Xylella, che ha colpito la Puglia, provoca il disseccamento degli olivi © Getty Images
Il batterio Xylella, che ha colpito la Puglia, provoca il disseccamento degli olivi © Getty Images

Un’epidemia che ha messo in ginocchio gli agricoltori salentini

“Xylella fastidiosa” è un batterio che vive nei vasi conduttori della linfa delle piante, che a partire dal 2008 ha iniziato a colpire e danneggiare in maniera molto gravi gli uliveti pugliesi, in particolari quelli del Salento, provocando il disseccamento delle piante. Il contagio da pianta a pianta è molto facile, anche se non tutte gli ulivi portatori sviluppano poi la patologia: è su questo punto che è nata la controversia legale. La sentenza della Corte però conferma la validità della decisione della Commissione “alla luce dei principi di precauzione e di proporzionalità” e precisa che l’obbligo di rimuovere immediatamente tutte le piante ospiti in un raggio di 100 metri attorno alle piante infette non è in contraddizione con l’obbligo di eseguire un opportuno trattamento fitosanitario: il trattamento infatti riguarda non tanto la pianta quanto gli insetti portatori del batterio, per evitare la reiterazione del contagio.

L’ormai prossimo disboscamento forzato degli uliveti rischia di mettere in ginocchio molti coltivatori, come spiega la Coldiretti: “L’Unione europea se ne lava le mani anche sugli indennizzi da riconoscere agli olivicoltori, rimandando l’intera partita al Governo italiano e alla Puglia”. Secondo l’associazione dei coltivatori però è proprio la Ue “ad avere gravi responsabilità circa gli inaccettabili ritardi nell’affrontare l’emergenza fitosanitaria, ora è drammatica la conta dei danni sia di carattere economico, che ambientale e soprattutto culturale per gli ulivi millenari che sono stati colpiti”.

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