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La campagna itinerante Goletta dei Laghi promossa da Legambiente è tornata per parlare dello stato di salute dei nostri laghi. L’editoriale della presidente di Legambiente Rossella Muroni.
Cambiamenti climatici e siccità sono due temi ricorrenti anche nelle cronache attuali. Nonostante ci sia ancora chi neghi queste tragiche realtà, le conseguenze di quanto sta accadendo verso l’ambiente sono ormai sempre più evidenti e tangibili in ogni parte del mondo: in Italia lo vediamo ad esempio nei suoli aridi, nei fiumi e laghi che, a causa dell’emergenza siccità di questi giorni hanno visto diminuire il loro livello dell’acqua, sui ghiacciai alpini che pian piano arretrano.
Legambiente da diversi anni pone l’attenzione su questi temi e uno dei mezzi che utilizza per monitorare il territorio e informare e sensibilizzare le persone è Goletta dei Laghi, la campagna itinerante che ogni estate monitora lo stato di salute dei laghi italiani e degli interi ecosistemi lacustri. Il tour si snoda attraverso sei regioni e undici laghi, alla ricerca delle cause che minacciano la salute dei nostri laghi. Sotto osservazione Sebino, Lario, Verbano, Ceresio, Benaco, Molveno, Trasimeno, Lago di Piediluco e i principali laghi laziali, Bracciano, Bolsena e Albano.
Oggi i laghi italiani sono sempre più minacciati dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento, dal problema della maladepurazione, dalle eccessive captazioni idropotabili (prelievo di acqua da cicli naturali per il suo utilizzo, tra le altre cose, attraverso gli acquedotti), dal consumo di suolo e dal sovrasfruttamento della risorsa idrica che mettono in pericolo anche la biodiversità e le bellezze ambientali e paesaggistiche. Inoltre, circa il 60 per cento delle acque lacustri si trova in uno stato di qualità insufficiente rispetto ai traguardi preposti dalle direttive europee. Ritardi che, insieme a quelli sulla depurazione, costeranno multe salate per via delle procedure di infrazione attivate da parte dell’Europa nei confronti del nostro Paese.
Per questo è importante che si dia avvio a politiche integrate che riguardino sia la tutela della risorsa idrica, garantendone qualità e quantità, sia la salvaguardia degli habitat naturali del lago e delle sue sponde. È inoltre fondamentale che si tenga fede agli impegni presi con l’Accordo di Parigi sul clima e che l’Italia approvi al più presto il piano nazionale di adattamento al clima, ricordando che una politica di adattamento intelligente può diventare un’occasione preziosa e importante per riqualificare i territori, le periferie e i grandi centri urbani.
L’altra sfida è quella di definire una rete territoriale che coinvolga anche le comunità. Il coinvolgimento delle popolazioni locali rappresenta un tassello molto importante in questa partita, per questo Goletta dei Laghi, durante la sua campagna che si concluderà a fine luglio, di tappa in tappa coinvolgerà anche quest’anno i cittadini volontari in azioni di citizen science, come ad esempio la raccolta dei rifiuti sulle spiagge lacustri, con l’obiettivo di creare anche uno stretto rapporto tra attività scientifica e volontariato. Per il secondo anno di fila, la campagna di Goletta dei laghi accenderà, inoltre, i riflettori sull’inquinamento delle microplastiche nei bacini lacustri, un’attività che riguarderà anche i principali corsi immissari ed emissari e che sarà condotta attraverso l’utilizzo di uno speciale strumento per la raccolta di campioni. Anche in questo caso sensibilizzeremo e informeremo i cittadini, ricordando come la tutela e la gestione sostenibile del territorio unita alla qualità delle acque sia uno strumento importante anche per il rilancio di un turismo sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
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