Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Il Senato americano approva l’oleodotto Keystone XL. Obama verso il veto
Il braccio di ferro tra Casa Bianca e Congresso degli Stati Uniti, cominciato ormai più di cinque anni fa, sulla costruzione dell’oleodotto Keystone XL continua. L’ampliamento dell’oleodotto già esistente dovrebbe ridurre i tempi di trasporto del greggio estratto dalle sabbie bituminose dell’Alberta (Canada) al Texas (Stati Uniti) per essere raffinato o mandato altrove, nel mondo.
Il braccio di ferro tra Casa Bianca e Congresso degli Stati Uniti, cominciato ormai più di cinque anni fa, sulla costruzione dell’oleodotto Keystone XL continua. L’ampliamento dell’oleodotto già esistente dovrebbe ridurre i tempi di trasporto del greggio estratto dalle sabbie bituminose dell’Alberta (Canada) al Texas (Stati Uniti) per essere raffinato o mandato altrove, nel mondo. Una filiera giudicata insostenibile per diversi motivi.
© Stefan Zaklin/Getty Images
Il 29 gennaio anche il Senato, a maggioranza repubblicana, ha approvato il progetto con 62 voti a favore e 36 contrari. Nove senatori democratici hanno votato con i repubblicani. La Camera dei rappresentati aveva già espresso il suo voto in questo senso il 9 gennaio, dopo che l’amministrazione presieduta da Barack Obama aveva annunciato che avrebbe posto il veto nel caso in cui il Congresso avesse approvato la legge. Un potere derivante dal fatto che il progetto valica i confini nazionali e per questo ha bisogno dell’approvazione presidenziale.
La legge dovrebbe arrivare sulla scrivania di Obama settimana prossima, ma sembra improbabile che né la Camera, né il Senato possano oltrepassare il veto presidenziale con una maggioranza di due terzi dei voti, quanti ne richiede la Costituzione degli Stati Uniti. Il Senato repubblicano, secondo quanto riportato dal New York Times, ha fatto sapere che in caso di veto, continuerà la battaglia su un altro campo come la legge di bilancio o una legge più ampia in tema di energia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.