Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Sembra proprio che il gruppo sanguigno influenzi la suscettibilità nei confronti delle malattie, le scelte alimentari e il tipo di attività fisica che dovrebbe essere praticata.
Il dottor Mozzi ci insegna che il cibo ha un potere terapeutico straordinario e che un’alimentazione sana è la prima strategia di salute e di lunga vita.
Se il corpo riceve i principi nutritivi giusti riesce spesso a sgravarsi da disturbi ricorrenti, da malattie croniche, da alterazioni degli esami del sangue: ogni medico è solerte nel consigliare la giusta dieta per il colesterolo alto, per la glicemia alta o per l’ipertensione. Ma la strategia del dottor Mozzi è ancora più accurata poiché definisce una lista di cibi benefici o dannosi per l’individuo in base al gruppo sanguigno di appartenenza.
Prima delle differenziazioni per gruppo, però, il dottore ci offre dei principi generali, adatti a tutti. Innanzitutto pochi o pochissimi latticini, responsabili di molti dolori articolari, e sicuramente poco glutine tanto caro agli italiani e alla dieta mediterranea, ma assolutamente pro-infiammatorio per l’intestino. Per tutti invece è ottima l’acqua e limone al mattino, meglio se tiepida e riscaldata, perché è un citrato e dunque favorisce un PH intestinale corretto. E ora entriamo nel dettaglio del gruppo sanguigno.
Il grande nemico è il carboidrato, il glutine soprattutto ma anche il mais, e purtroppo le patate. Guerra anche alle lenticchie e ai fagioli, bianchi e rossi, e niente arachidi e olive nere agli aperitivi da sostituire invece con noci e semi di zucca. Il caffè è da evitare. Ottimi invece frutti di mare e pesce azzurro, fegato, sale iodato alle alghe. Zucca e verze a volontà, bresaola graditissima, anche per il dottor Mozzi che la mangia a colazione, visto che appartiene a questo gruppo. È il gruppo che assimila meglio la carne, ma deve evitare quella di maiale, dunque niente affettati suini.
Nemici sono i latticini, dunque latte e formaggio, ma anche il gelato. Le solanacee (patate, pomodori e melanzane) sono tutte da evitare così come l’eccessivo consumo di carne rossa. Questo gruppo dovrebbe eliminare la carne rossa, optando per pesce, pollo e tacchino. Via libera invece a insalate e legumi, la soia è d’oro, il grano saraceno è da preferire al grano turco. Carni bianche e salmone perfetti, anche il merluzzo! Vino rosso e tè verde senza scrupoli, sono anche due meravigliosi antiossidanti.
Dimenticate i crostacei e le afrodisiache ostriche e anche le lenticchie di capodanno. Grano, mais e grano saraceno sono da limitare, per cui questo gruppo deve limitare i primi piatti di “pasta” prediligendo il riso o, ancor meglio, i secondi piatti. Infatti verdure, latticini, uova e carne sono consigliabili, il gruppo B ha la maggior concessione di latticini fra tutti i gruppi (meglio magri e di capra, assolutamente no al gorgonzola e ai fermentati). Ancora uno stop per tutto il pollame, per i carciofi e i rapanelli. I fagioli invece sono stra-consigliati, insieme a tutta la famiglia dei cavoli e delle barbabietole, verdure a foglia verde, broccoli, carote, melanzane, patate, peperoni e verze.
Carne rossa e burro off limit, fra le carni bianche tacchino e coniglio vanno benissimo. Riso e fagioli, e riso e piselli sono ottimi primi piatti e a fine pasto il caffè è consigliato! Ottime scelte per la frutta sono ananas e pompelmo, i due frutti che in eccellenza compaiono delle diete ipocaloriche. Questo gruppo va d’accordo con tutta la frutta, ma deve proteggersi da quella secca che occorre evitare. Tofu, ortaggi, pesce, latticini e alghe sono tutti consigliabili, e l’aglio è aggiudicato come soffritto. Gli ortaggi da preferire sono broccoli, cavolfiore, cavolo verde, melanzane, pomodori, ma quelli da evitare sono i carciofi, il mais e i peperoni.
Questo è il canovaccio della dieta da approfondire al meglio con i libri del dottor Mozzi o durante uno dei suoi numerosi incontri italiani (fra cui ai mercatini, dove è rigorosamente presente). I consigli dietetici sono comunque sempre da personalizzare e ogni progetto di dieta prolungata dovrebbe essere confrontata con i consigli del proprio medico di riferimento.
Lo schema del dottor Mozzi è molto specifico ma rischia di eliminare alcuni nutrienti per molto tempo, o a favorire categorie specifiche di cibo in alcuni gruppi. Infine, come ultimo neo, non rispetta i principi morali individuali: un vegetariano di gruppo 0 dovrebbe piegarsi alla dieta o alla propria coscienza?
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