
Finalmente arriva anche in italia una pista ciclabile luminescente. Ed è la più lunga del mondo.
Dalla bici tapis-roulant a quella che si pedala “sdraiati”, una descrizione di cinque tra le biciclette più interessanti realizzate negli ultimi anni.
La bicicletta si sta dimostrando un mezzo di trasporto efficiente ed ecologico pur essendo stata inventata ben duecento anni fa. Da circa un secolo ha assunto l’aspetto attuale, dopo vari prototipi e modelli tra cui la famosa Penny farthing. Non è però finita la voglia di sperimentare nuovi tipi di biciclette per creare la valida alternativa alla tradizionale due ruote. Vediamo quali sono cinque dei progetti più originali e interessanti degli ultimi anni.
Tecnicamente si tratta di un triciclo poiché sul lato posteriore ci sono due piccole ruote. Il prototipo aveva una sola piccola ruota ma la stabilità del mezzo non era garantita. Altra particolarità di questo modello è l’assenza della sella, il che fa assomigliare Halfbike a un monopattino o a una Foot bike. Restano invece i pedali.
Compatta e richiudibile, è uno di quei mezzi interessanti per favorire l’intermodalità con il trasporto pubblico o con l’auto privata, proprio come una bici pieghevole. Con un manubrio corto all’inizio bisogna fare un po’ di pratica per rimanere in equilibrio. Halfbike ha realizzato nel 2015 un crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter che ha raggiunto 870.000 euro. Il costo del modello è di circa cinquecento euro.
Una posizione comoda? Chi l’ha costruita garantisce di sì. Resta ora da vedere se verrà premiata la novità della posizione e di aver spostato i pedali dietro la ruota posteriore.
Questa bici si chiama Bird of Prey e John Aldrige, architetto californiano ideatore del progetto, garantisce come questa sia la bicicletta da corsa più veloce del mondo. “Inizialmente la mia famiglia e i miei amici erano scettici”, spiega Aldrige, “ma quando ho iniziato a venderla hanno cominciato ad adorarla”.
La posizione semi-prona del ciclista porta a un diverso assetto del mezzo, come ad esempio un manubrio decisamente più corto, oltre a una maggiore aerodinamicità.
Autonomia di quasi 140 chilometri, velocità massima che sfiora i 50 chilometri orari, motore da 750 Watt. Telaio in alluminio e pieghevole, una comodità per il trasporto in auto. In dotazione luci, indicatori di direzione e perfino un clacson. Moar fat tire Ebike è un modello che ha tutte le carte in regola per crearsi una nicchia di mercato, grazie alle ruote grosse in grado di muoversi sulla neve e su percorsi scomodi non asfaltati. La campagna di raccolta fondi su Indiegogo da più di un milione di dollari ha permesso lo sviluppo per la vendita. La potenza del motore permette di salire le scale in sella e addirittura di trainare una macchina.
Perché stare seduti sul sellino a pedalare quanto si può “camminare” sulla propria bicicletta? Lopifit diventa così un incrocio tra una bici e un tapis roulant, mostrando un modo diverso di spostarsi su due ruote. A supporto dello spostamento c’è un motore elettrico che garantisce una velocità fino a 25 chilometri orari per un autonomia di circa 50 chilometri. Sei marce disponibili ma per far partire lo spostamento bisogna attivare la pedana, in modo tale da permettere il movimento di Lopifit.
I notevoli passi avanti dal punto di vista tecnologico hanno permesso alle celle fotovoltaiche di raggiungere prestazioni incredibili fino a pochi anni fa, tanto da renderne l’applicazione su una bicicletta non solo un vezzo. Leaos solar bike è un prodotto italiano, precisamente dell’Alto Adige. I pannelli solari sono inglobati nel telaio e permettono un’autonomia di quindici chilometri. Il vantaggio è che il mezzo si ricarica costantemente durante l’utilizzo all’aria aperta, sosta compresa.
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