
Per il Comune di Roma la stima dei costi del Grab è di 15 milioni: il progetto è pronto e da dicembre è in mano al ministero dei Trasporti, che dovrà deciderne il destino.
Eppur si muove: la mobilità ciclabile a Roma ha ancora un gap rispetto ad altre città ma la Giunta Capitolina ha approvato una serie di provvedimenti a favore di chi vuole muoversi in bicicletta.
Roma sta facendo dei passi avanti a favore della mobilità ciclabile nonostante le difficoltà affrontate negli ultimi anni. In due anni la Giunta Capitolina ha approvato una serie di provvedimenti tra cui nuove piste ciclabili, il bike sharing elettrico, il Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab), le rastrelliere e i Bike Park nei pressi di stazioni e luoghi istituzionali, solo per citare alcuni progetti in cantiere.
La capitale italiana non sta attraversando un buon periodo, impegnata a risolvere una serie di problemi che stanno mettendo a dura prova la qualità della vita dei suoi abitanti. Anche la mobilità e il trasporto pubblico non godono di ottima salute, tra le buche sulle strade e i bus che si rompono durante il servizio.
In un contesto così difficile va sicuramente menzionato lo sforzo che, pur tra alti e bassi, da un anno l’amministrazione capitolina ha fatto per invertire la rotta a favore della mobilità ciclabile a Roma.
Roma ha testato sia il bike sharing tradizionale con scarsi risultati che quello a flusso libero. Ora è il turno dell’ebike sharing: nel quartiere Eur, dove si è svolta la Formula E, arriveranno 78 biciclette e degli e-hub per parcheggiarle vicino alle stazioni della metropolitana. Un progetto pilota che ha ottenuto settecentomila euro di fondi europei e permetterà anche lo sviluppo di un’app dedicata.
Leggi anche: E-bike, tutto quello che c’è da sapere sulle bici a pedalata assistita
Da giugno 2018 per una domenica al mese alcune zone di Roma si trasformano in un’unica rete stradale ciclopedonale di ventiquattro chilometri. In prospettiva ci sarebbe l’intenzione di trasformare alcune di queste aree in isole ambientali permanenti.
Strutturati sul modello europeo, i Bike Park verrano realizzati nei pressi di stazioni ferroviarie e metropolitane, nonché in alcuni dei principali snodi del trasporto pubblico di Roma. Nel frattempo Roma Capitale sta installando delle rastrelliere in corrispondenza delle fermate della metropolitana e delle sedi di alcuni Municipi.
Da marzo 2018 è entrata in vigore una modifica del regolamento edilizio di Roma che consente il ricovero delle biciclette negli spazi comuni del condomini. “Abbiamo usato la parola ricovero anziché parcheggio per evitare confusione con i parcheggi previsti da standard urbanistico”, specifica Enrico Stefàno, presidente della Commissione mobilità di Roma Capitale, che si è impegnato in prima persona per raggiungere questo obiettivo. Se prima bisognava chiedere in assemblea di condominio la possibilità di posteggiare la bici negli spazi comuni, ora è un diritto negabile solo in particolari condizioni.
Leggi anche: Le Mura Aureliane di Roma trasformate in parco lineare con piste ciclabili e aree pedonali
Lo sblocco di alcuni progetti di realizzazione di piste ciclabili su alcune delle principali strade della città, quelle che i romani conosco come “consolari” in quanto ripercorrono le antiche strade costruite durante l’Antica Roma, è cominciato con l’inizio dei lavori per la ciclabile su via Nomentana, recuperando uno spazio della strada separato dalle corsie.
In cantiere anche la realizzazione di percorsi ciclabili disegnati sull’asfalto nel settore Est della capitale, sulle vie Tuscolana e Prenestina. Queste due ciclabili entreranno in rete con la già presente ciclabile di viale Palmiro Togliatti, che interseca queste due vie.
Alle consolari secondarie si uniscono anche corsie ciclabili che verranno realizzate su vie importanti come viale Guglielmo Marconi in zona Ostiense o viale dei Romanisti in zona Torre Spaccata.
È stata chiamata dai suoi ideatori W.e.b – Way endless bikelane, ovvero la ciclabile infinita, in quanto una volta realizzata disegnerebbe una sorta di ragnatela da affrontare su due ruote. In realtà il progetto promuove una serie di interventi che vanno dalla realizzazione di dieci corsie ciclabili sulle strade consolari per almeno 150 chilometri, a tre tangenziali da realizzare su strade intermunicipali, a quattro velostazioni da realizzare all’interno di edifici di recupero industriale, fino a trenta ‘zone 30’ da realizzare nelle aree a più alta densità abitativa.
La ciclabile infinita è l’unico progetto dedicato alle biciclette che è riuscito a rientrare nei primi dieci interventi votati dai cittadini come prioritari per il Piano urbano di mobilità sostenibile di Roma.
Dopo un periodo di incertezza il Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab) è ormai diventato un progetto portato avanti dalla Giunta Capitolina e finanziato come priorità dal Governo italiano. Il percorso è un anello circolare di circa quaranta chilometri che attraversa alcuni tra i luoghi storici e caratteristici di Roma passando anche per via Appia Antica e alcuni quartieri della zona Est della Capitale. L’obiettivo è di rendere il Grab un percorso attraente per i turisti ma anche utile per i pendolari in bici.
Non tutti i provvedimenti sono stati accolti con entusiasmo dalle associazioni per la mobilità ciclabile, però negli ultimi mesi la mobilità ciclabile a Roma è diventata un tema da affrontare da parte dell’amministrazione della Capitale italiana.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per il Comune di Roma la stima dei costi del Grab è di 15 milioni: il progetto è pronto e da dicembre è in mano al ministero dei Trasporti, che dovrà deciderne il destino.
La Capitale dà il via ai finanziamenti del Governo per le ciclovie nazionali. Il Grab e le bike lane saranno per Roma la spina dorsale di una nuova mobilità ciclabile.
L’associazione ambientalista ha percorso il Grab assieme a Pietro Scidurlo, paraplegico dalla nascita, per studiare come rendere il Grab accessibile ai disabili.
1.700 chilometri, 14 tappe e un messaggio per il Parlamento europeo, per promuovere il cicloturismo in Italia. Ecco la lunga pedalata di Mauro Fumagalli.
Un fondo della Regione Lazio di 400mila euro per ottenere uno sconto sulle biciclette pieghevoli fino a 150 euro, puntando sull’intermodalità con il treno.
Turismo ciclabile a Roma, non è più utopia. Sono partiti a fine gennaio i tour in bicicletta che ti immergono nella storia di Roma e nella street art di periferia.
L’anello ciclabile della Capitale tra i progetti finanziati dal Governo. Il Grab passa anche per l’Appia Antica, via archeologica di cui i ciclisti chiedono la pedonalizzazione.
Via Stilicone, quartiere Don Bosco, potrebbe diventare un boulevard ciclabile grazie all’idea di un gruppo di ciclisti: un viale dedicato a locali e bici.
A Roma il movimento per la mobilità ciclabile diventa un’associazione vera e propria. Obiettivo: mettere al centro le politiche per la bici, a cominciare dal Grande raccordo anulare per le biciclette.