Acqua e ozono, la nuova frontiera dell’igiene orale domestica si chiama Aquolab

Dalla salute della bocca dipende quella di tutto l’organismo La bocca è la porta d’accesso al nostro corpo e il suo stato di salute ha molto a che fare con quello dell’organismo nel suo complesso. Non solo perché, ad esempio, prelevare un tampone di saliva può rivelare informazioni su diverse patologie, o perché in bocca

Dalla salute della bocca dipende quella di tutto l’organismo

La bocca è la porta d’accesso al nostro corpo e il suo stato di salute ha molto a che fare con quello dell’organismo nel suo complesso. Non solo perché, ad esempio, prelevare un tampone di saliva può rivelare informazioni su diverse patologie, o perché in bocca si possono individuare i sintomi di alcune malattie (fra cui l’aids e il diabete), ma anche perché proprio da una cattiva igiene orale possono derivare complicanze più generali per l’organismo.

Nonostante la saliva sia una delle principali difese contro batteri e virus, questa non riesce ad essere sempre totalmente efficace. Più di 500 specie di batteri si moltiplicano in bocca in ogni momento, formando la cosiddetta placca batterica una pellicola collosa e incolore, composta da batteri e microorganismi (biofilm), che si attacca sulle superfici dentali e si insinua nei solchi gengivali.

Se l’igiene orale è trascurata, la placca si può accumulare lungo il margine gengivale e a livello sottogengivale; col tempo si solidifica formando il tartaro. Placca e tartaro non rimossi formano l’ambiente ideale per l’accendersi di infezioni, come la gengivite, che, se non viene curata, può provocare danni irreversibili distruggendo il tessuto osseo di sostegno del dente (parodontite) con possibile perdita dei denti.

ragazza che si lava i denti
Placca e tartaro non rimossi formano l’ambiente ideale per l’accendersi di infezioni © voyagerix/ingimage

Dalla bocca al resto del corpo

In alcuni casi particolari i batteri della bocca possono anche entrare nella circolazione sanguigna provocando malattie, come l’endocardite infettiva, in cui i batteri orali infiltratisi nel sangue si attaccano al rivestimento delle valvole cardiache. Alcune ricerche indicano, inoltre, che vi potrebbe essere un collegamento fra infezioni orali, soprattutto quelle gengivali, e diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e nascite premature.

I punti critici dell’igiene orale e la funzione dell’ozono

Spazzolino, scovolini o filo interdentale sono indispensabili disgregando la placca sulla superficie dei denti ma purtroppo non possono raggiungere l’interno dei solchi gengivali e il livello sottogengivale dove i batteri proliferano e diventano più pericolososi. Per abbattere la carica batterica in queste zone le ultime ricerche hanno evidenziato l’utilità dell’ozono medicale.

Già nel 1856, a soli 16 anni dalla sua scoperta, l’ozono veniva applicato per disinfettare le sale operatorie e sterilizzare gli strumenti chirurgici. Grazie al suo elevato potere ossidante è utilizzato come disinfettante e nella potabilizzazione dell’acqua; succede negli acquedotti di alcune grandi metropoli, fra cui Mosca, ove viene usato al posto del cloro. Recente ma ormai sempre più diffuso è anche il suo utilizzo per l’igiene delle piscine.

acqua dalle cannelle
L’ozono viene usato negli acquedotti al posto del cloro © GioRez/ingimage

Le virtù dell’ozono

L’ozono (O3) è composto da tre atomi di ossigeno e viene prodotto naturalmente dai globuli bianchi per distruggere i corpi estranei. Ha proprietà antibatteriche, antivirali, anti-fungine, migliora il microcircolo e ha un’azione antinfiammatoria, antidolorifica e immunomodulante. L’acqua ozonizzata, in particolare, ha un elevato livello di biocompatibilità con le cellule del cavo orale e per questo è stata recentemente testata nel trattamento delle patologie parodontali.

aquolab
Nella confezione di Aquolab è inserito un astuccio con quattro ugelli (beccucci) di diverso colore, uno per ogni componente della famiglia.

Aquolab, dagli studi dentistici all’uso a casa

L’erogatore di acqua ozonizzata Aquolab® è l’unico a esistere in versione professionale e domiciliare. Si tratta di un irrigatore orale innovativo, in grado di produrre ozono in quantità contenute ma sufficienti a contrastare l’azione dei batteri presenti nella placca.
L’ozono prodotto è insapore, non lascia residui chimici e torna ad essere ossigeno in pochi secondi.

L’uso quotidiano di Aquolab aiuta a prevenire:
•    disturbi e infiammazioni gengivali;
•    la parodontite (piorrea) e le patologie riconducibili a cattiva igiene orale
•    la formazione della carie;
•    l’insorgenza di afte e herpes
Inoltre contribuisce alla remineralizzazione dei denti e a combattere efficacemente l’alitosi senza l’uso di colluttori aggressivi.

Le proprietà disinfettanti e antibatteriche dell’ozono fanno di Aquolab uno dispositivo particolarmente adatto a mantenere una corretta igiene orale in caso di impianti/piani ortodontici/protesi fisse o mobili.

Aquolab, la prova a casa

L’apparecchio arriva a casa in tempi brevi con corriere in un piccolo pacco. Una volta aperto è praticamente pronto all’uso: basta collegare il cavo di alimentazione alla presa elettrica, riempire d’acqua il serbatoio e inserire uno degli ugelli in dotazione sull’impugnatura dell’idropulsore. Semplice e intuitivo.

Aquolab nel bagno degli ospiti
Per posizionare Aquolab basta un piano d’appoggio stabile di 15 x 15 cm, vicino a una presa di corrente e a un lavabo

Scegliere il posto giusto per Aquolab

Può sembrare scontato, ma la prima cosa da fare è individuare lo spazio adatto a collocare l’apparecchio. Basta un piano d’appoggio stabile di 15 x 15 cm, vicino a una presa di corrente, e, naturalmente, vicino al lavandino, in modo che durante l’uso si stia davanti allo specchio e sopra il lavello stesso.

Riempire il serbatoio

Il serbatoio può essere estratto, riempito d’acqua sotto al rubinetto, e rimesso al suo posto (come quello per le macchine per il caffè); oppure si può versare direttamente l’acqua da una caraffa dentro il serbatoio, che è aperto nella parte superiore, senza staccarlo dalla macchina. Aquolab è progettato per impiegare la comune acqua di rubinetto.

riempimento vaschetta Aquolab
Aquolab è progettato per impiegare la comune acqua di rubinetto

Regolare i livelli di acqua e ozono

L’operazione va fatta solo una volta, all’inizio, in base alle vostre esigenze, riferendosi alla tabella riportata nel libretto d’istruzioni. Quest’ultimo forse è poco chiaro solo in un punto: l’operazione di regolazione va fatta staccando la presa della corrente e poi riattaccandola, appena fatto ciò si devono premere contemporaneamente i due pulsanti indicati sul libretto, e da lì in poi si può seguire la procedura indicata.

regolazione acqua e ozono
Per regolare i flussi di acqua e ozono si devono premere insieme questi due pulsanti

Un ugello per ogni componente della famiglia

Nella confezione di Aquolab è inserito un astuccio con quattro ugelli (beccucci) di diverso colore, uno per ogni componente della famiglia. Tre hanno un foro di erogazione da 0,6 mm, uno da 0,8 mm; quest’ultimo eroga un flusso d’acqua con una pressione ridotta, adatta per i bambini sotto i dieci anni e per gli adulti con lievi problemi del parodonto o con sensibilità dentinale. Ogni ugello si infila con facilità sull’impugnatura dell’idropulsore.

L’accensione e l’uso

Utilizzare Aquolab è semplice e rapido. Basta premere due volte l’interruttore di accensione (la prima per accendere l’apparecchio, la seconda per avviare l’erogazione dell’acqua), e poi premere il tasto per erogare l’ozono. La macchina inzia a fare rumore, a quel punto si impugna l’idropulsore e il getto va direzionato verso denti e gengive, sia internamente che esternamente, come si farebbe usando lo spazzolino.

L’uscita effettiva del flusso d’acqua si comanda da un tasto sull’impugnatura che apre e chiude lo scorrere dell’acqua. L’erogazione termina da sola dopo poco più di un minuto.

Ovviamente prima bisogna aver lavato i denti con dentifricio e spazzolino, meglio se seguiti dal filo interdentale. L’azione battericida dell’ozono non può infatti sostituire l’azione meccanica dei due strumenti basilari dell’igiene orale. Quanto alla frequenza si consiglia di utilizzare Aquolab almeno una volta al giorno, preferibilmente alla sera dopo cena.

Ottima sensazione d’uso

Durante l’erogazione del flusso d’acqua ozonizzata si sente un leggerissimo pizzicore, per nulla fastidioso, seguito da una sensazione di pulizia in tutta la bocca; in particolare tra un dente e l’altro e sulle gengive, in una maniera più naturale e meno invasiva rispetto all’uso del colluttorio. Con Aquolab, infatti, non c’è nessuna sostanza profumata e non si corre il rischio, come invece succede con alcuni colluttori, di modificare la cromia dello smalto dentale. Aqualab somministra solo acqua e ozono, che dopo pochi secondi si è già scisso, trasformandosi in ossigeno.

Piccola manutenzione

È consigliabile asciugare la vaschetta dell’acqua dopo ogni utilizzo, per evitare depositi di calcare. Ogni 6-8 mesi è consigliata la sostituzione dei beccucci, che si possono ordinare online. La macchina segnala quando va fatto il ciclo decalcificante mediante il prodotto apposito già inserito nella confezione al momento dell’acquisto (e che una volta finito può essere ordinato online). Infine, ogni tre anni circa, è necessario rimandare l’apparecchio in azienda per sostituire il produttore di ozono. Aquolab vi verrà riconsegnato come nuovo in tempi brevissimi!

Aquolab è un dispositivo medico CE, soggetto a detrazione fiscale del 19%, made in Italy.

Si acquista solo online

 

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