Essere Animali

L’ennesimo allevamento denunciato per irregolarità

Una nuova indagine in un allevamento dop di Lodi mostra irregolarità, condizioni igienico sanitarie critiche e maltrattamenti sui maiali.

In una prima ispezione, il team investigativo di Essere Animali ha documentato la presenza di decine di secchi contenenti centinaia di cadaveri di suinetti, alcuni lì da mesi. Per quanto non sia insolito in questi luoghi, lo smaltimento non a norma delle carcasse è un rischio per la salute pubblica e per l’ambiente, e costituisce un reato. Ma questa è solo una delle irregolarità trovate nell’allevamento.

Tutte le irregolarità scoperte nell’allevamento

L’interno dello stabilimento era trascurato e presentava diverse manchevolezze che possono spiegare l’alta mortalità degli animali. I maiali erano immersi nei liquami, nelle mangiatoie erano presenti escrementi, favorendo così la presenza di ratti e scarafaggi. Molti individui erano mutilati della coda, una pratica che se operata sistematicamente è illegale. Di fronte a questa situazione, il team investigativo ha deciso di posizionare una telecamera nascosta, che ha permesso di filmare abbattimenti illegali e mutilazioni diffuse. Suinetti afferrati e lanciati nei recinti, o sbattuti contro il muro per essere abbattuti. Immagini forti che l’organizzazione ha condiviso con le autorità.

La denuncia ha dato seguito a un controllo dell’Ats di Milano, che ha confermato diverse problematiche, tra cui la presenza di 20 maiali con zoppie e lesioni ritenute ‘gravi’ e 20 con lesioni ritenute ‘lievi’, lasciati nei recinti assieme agli altri animali invece di essere ricoverati in un’area adibita a infermeria. Anche la pavimentazione delle gabbie parto è risultata non conforme. Infine, è emerso che l’azienda non era in possesso dell’autorizzazione per poter detenere scorte di farmaci. Essere Animali ha denunciato i responsabili e il proprietario dell’allevamento per i reati di uccisione (544 bis c.p.) e maltrattamento di animali (544 ter c.p.).

In Italia, 9 milioni di maiali vivono in queste condizioni

Ancora una volta gli allevamenti del made in Italy dimostrano di essere luoghi che non rispettano il benessere degli animali e rischiosi per la salute umana. In Italia, 9 milioni di maiali, di cui la metà in Lombardia, vivono in condizioni critiche all’interno degli allevamenti intensivi. Pratiche crudeli come il confinamento delle scrofe in gabbia e le mutilazioni dei suinetti non sono rare eccezioni, ma coinvolgono l’intera industria alimentare. Queste irregolarità sono state documentate molte volte dalle indagini di Essere Animali e la campagna #SOSPig si occupa proprio di chiedere la fine di queste sofferenze.

Firma la petizione

Il problema è strutturale e per questo Essere Animali chiede al parlamento e al governo di intervenire con urgenza per modificare l’attuale sistema dei controlli negli allevamenti e di realizzare una riforma delle leggi sulla protezione degli animali sfruttati a scopo alimentare.

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