
Besjana Guri e Olsi Nika hanno portato avanti la lotta contro nuove centrali idroelettriche sul fiume Vjosa, in Albania. L’hanno vinta e ora hanno ricevuto il Goldman Environmental Prize.
Un uomo ha sparato all’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, mentre parlava all’inaugurazione di una mostra d’arte. Ferite altre tre persone.
L’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, è stato ucciso con un colpo di pistola. Il diplomatico è morto ad Ankara mentre veniva trasportato in ospedale con un’ambulanza: le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Altre tre persone sono rimaste ferite in quello che immediatamente è stato definito dalle autorità di Mosca “un atto terroristico”.
Ad aprire il fuoco è stato un uomo alto, vestito in giacca e cravatta, che ha agito mentre Karlov stava tenendo un discorso all’inaugurazione di una mostra fotografica. L’assassino – secondo quanto riferito all’agenzia Afp da Hasim Kiliç, corrispondente del quotidiano Hurriyet – ha dapprima sparato in aria, quindi ha puntato la pistola contro l’ambasciatore, gridando: “Non dimenticate la Siria, non dimenticate Aleppo. Finché i suoi abitanti saranno in pericolo, lo sarete anche voi.
URGENT: Attacker ‘neutralized’, says Anadolu news agency https://t.co/oHK7ihnwn0
— RT (@RT_com) 19 dicembre 2016
Le forze speciali della Turchia sono quindi entrate in azione, uccidendolo. Per ora l’attacco non è stato rivendicato, ma secondo Hurriyet l’assassino avrebbe anche gridato slogan di ispirazione islamica. I media locali hanno spiegato che l’uomo era riuscito ad eludere i controlli esibendo un tesserino da agente di polizia e dichiarando in particolare di essere una guardia del corpo dello stesso Karlov. Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà d’urgenza il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e i vertici dei servizi di sicurezza. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco senza esitazioni.
L’uomo è stato identificato come un agente di polizia di nome Mert Altintas, 22 anni, che si era diplomato nel 2014 all’accademia Rustu Unsal di Smirne.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – riferisce l’agenzia Ansa – ha chiamato il suo omologo russo Putin. “Condanniamo questo vile attacco terroristico. L’ambasciatore Karlov è stato un diplomatico eccezionale che ha lavorato in un periodo difficile in Turchia e si è guadagnato la stima di tutto lo Stato per le sue capacità personali e professionali. Non permetteremo che questo attacco oscuri l’amicizia tra Turchia e Russia”, ha spiegato il ministero degli Esteri della Turchia in un comunicato.
L’attacco arriva alla vigilia di un incontro, previsto domani a Mosca, tra le diplomazie di Russia, Turchia e Iran, finalizzato a fare il punto sulla situazione di Aleppo e, più in generale, della Siria.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Besjana Guri e Olsi Nika hanno portato avanti la lotta contro nuove centrali idroelettriche sul fiume Vjosa, in Albania. L’hanno vinta e ora hanno ricevuto il Goldman Environmental Prize.
Il programma prevede il sostegno al alla popolazione di Gaza e Territori occupati attraverso l’Autorità nazionale palestinese e l’Unrwa.
Su Facebook sono circolati diversi post che incitavano alla violenza in Etiopia. Ora alcuni cittadini hanno denunciato la società Meta per la mancata moderazione.
Ursula von der Leyen annuncia un pacchetto di investimenti di 12 miliardi di euro per rafforzare la cooperazione. E intanto le cinque repubbliche ex-sovietiche si smarcano dalla Turchia sulla spinosa questione cipriota.
Una compagnia canadese ha ottenuto i permessi per estrarre uranio nei pressi di un piccolo villaggio dell’Alaska. La comunità indigena locale degli Iñupiat non ci sta.
La Lettonia è il primo paese europei ad abbandonare la Convenzione di Ottawa contro le mine antiuomo. Altri quattro stati vogliono fare altrettanto.
Il segretario Onu Guterres ha denunciato la disastrosa situazione umanitaria a Gaza e intimato a Israele di rispettare il diritto internazionale.
L’attacco israeliano è avvenuto il 23 marzo ma è venuto allo scoperto solo nei giorni scorsi. Secondo fonti locali è stata un’esecuzione.
Il violento terremoto che ha colpito il Myanmar, uccidendo migliaia di persone, indebolisce ancor di più una popolazione già stremata.