Il numero di persone che soffrono la fame in America Latina e nei Caraibi è aumentato del 30 per cento in un anno. A causa della Covid-19, ma non solo.
Che la pandemia da Covid-19 si sarebbe ben presto tradotta in un’emergenza sociale, esacerbando la fame e la povertà, era chiaro fin dai primi momenti. Certi numeri, però, erano difficili anche solo da immaginare. Come quelli comunicati dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nelle pagine dell’ultimo report sull’insicurezza alimentare e la nutrizione in America Latina e nei Caraibi. Uno fra tutti: il numero di persone che soffrono la fame è aumentato del 30 per cento nell’arco di un solo anno.
Quante persone soffrono la fame in America Latina
Nel 2020, 59,7 milioni di persone in America Latina e nei Caraibi erano denutrite, quasi come l’intera popolazione italiana. L’aumento rispetto all’anno precedente è vertiginoso: il 30 per cento, cioè 13,8 milioni in più (come gli abitanti della Campania). La fame tocca il 9,1 per cento della popolazione, una percentuale leggermente inferiore rispetto a quella globale (pari al 9,9 per cento) ma che preoccupa comunque, perché non si raggiungeva dal 2000 e che è cresciuta di due punti percentuali in un anno.
Hunger in Latin America and the Caribbean is at its highest point in two decades, UN says https://t.co/yu31ISOSgH
L’altro indicatore monitorato è l’insicurezza alimentare. Una condizione che nel 2020 riguarda il 41 per cento della popolazione dell’America Latina e dei Caraibi: stiamo parlando di 267 milioni di persone, 60 in più rispetto al 2019. Su questi 267 milioni, ben 92,8 sono alle prese con l’insicurezza alimentare grave: ciò significa che nel corso dell’anno hanno esaurito le provviste o sono rimasti a digiuno per uno o più giorni. Il numero è quasi raddoppiato rispetto al 2014, quando ammontava a 47,6 milioni. Tutti gli altri, invece, in certi periodi del 2020 sono stati costretti a ridurre la quantità o la qualità del cibo per mancanza di denaro (in questo caso si parla di insicurezza alimentare moderata).
Le notizie non sono migliori se si considera l’altra faccia della malnutrizione. In America Latina e nei Caraibi, un adulto su quattro è obeso, cioè 106 milioni di persone, più della popolazione di Argentina, Colombia e Cile messi assieme. Anche il sovrappeso tra i bambini al di sotto dei cinque anni è sempre più diffuso e ora ammonta al 7,5 per cento, due punti percentuali in più rispetto alla media globale. Questo accade perché, a causa della crisi economica, le famiglie fanno sempre più fatica a mettere in tavola pasti sani ed equilibrati, sottolinea l’Unicef.
Non è soltanto colpa della Covid-19
“Dobbiamo dirlo forte e chiaro: l’America Latina e i Caraibi stanno affrontando una situazione critica in termini di sicurezza alimentare”, tuona il rappresentante regionale della Fao, Julio Berdegué. Di sicuro la pandemia da Covid-19 ha giocato un ruolo fondamentale ma da sola non può spiegare tutto, e lo dimostra il fatto che i numeri siano in continuo peggioramento dal 2014. Oltretutto si rilevano forti disuguaglianze, visto che nel 2020 il 41,8 per cento delle donne si è trovata in una condizione di insicurezza alimentare, contro il 32,2 per cento degli uomini.
“Dobbiamo appianare profonde lacune nei nostri sistemi alimentari, renderli più inclusivi e sostenibili e assicurare che garantiscano benessere alle persone che producono il cibo per le nostre società”, continua Rossana Polastri, direttrice del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) per l’America Latina e i Caraibi.
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