
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Lo ha annunciato Turki Al-Asheikh, presidente dell’Autorità generale dello sport dell’Arabia Saudita. Dal 2018 le donne avranno la possibilità di andare a vedere le partite allo stadio insieme alla propria famiglia.
In Arabia Saudita le donne possono finalmente andare allo stadio. Lo ha stabilito l’Autorità generale dello sport, che ha annunciato la preparazione di tre stadi – nelle città di Riyadh, Jeddah and Dammam – per l’accoglienza delle famiglie. Saranno allestiti bar e ristoranti e a partire dal prossimo anno le donne potranno unirsi ai loro mariti e ai loro figli nell’andare a vedere le partite. Già lo scorso 23 settembre il governo aveva permesso loro di andare allo stadio King Fahd per assistere alle celebrazioni dell’87esimo anniversario della fondazione del regno, riservando appositamente alcune gradinate.
3⃣ start of preparing of three stadiums in Riyadh, Jeddah and Dammam to be ready to the families in early 2018
— Sports Authority (@gsaksa_en) 30 ottobre 2017
Si tratta di un’altra vittoria per le donne saudite che circa un mese fa hanno festeggiato la decisione del re Salman di permettere loro di guidare a partire dal 2018. Entrambi i provvedimenti fanno parte di un programma di riforme – il Vision 2030 – promosso dal principe ereditario Mohammad bin Salman, vice primo ministro, ministro della Difesa e presidente del Consiglio per gli affari economici e di sviluppo. Il principe punta ad ammodernare il paese e a coinvolgere le donne nell’economia e nel processo di sviluppo.
Leggi anche: In Arabia Saudita le donne possono finalmente guidare
La parità di genere è ancora lontana, ma il paese si sta dimostrando aperto a un percorso che si muova in questa direzione: tra l’altro il presidente dell’Autorità generale dello sport Turki Al-Asheikh ha scelto proprio una donna, la principessa Reema bint Bandar, per dirigere la Federazione saudita per le comunità sportive: la principessa si sta impegnando a fondo per incoraggiare le donne a mantenersi in forma e ha aperto una nuova palestra a Jeddah, lo Studio 5. Al-Asheikh è anche presidente del Comitato olimpico dell’Arabia Saudita. Alle Olimpiadi di Londra del 2012 hanno gareggiato per la prima volta due donne saudite, Sarah Attar negli 800 metri e Wodjan Ali Seraj Abdulrahim Shahrkhani nel judo. Nel 2016 a Rio sono state quattro le atlete del paese che hanno partecipato ai giochi: speriamo che alle prossime Olimpiadi di Tokyo il numero sia destinato a crescere ancora.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
In Italia il 35 per cento di padri aventi diritto preferisce non usufruire del congedo di paternità, sottolineano Inps e Save the Children.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’inclusione costruita attraverso lo sci e le discipline alpine. Questo l’obiettivo del progetto SciAbile promosso da Bmw Italia e dalla scuola di sci di Sauze d’Oulx.