
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
A2A esprime sconcerto e rammarico e auspica una rapida definizione della vicenda mentre una delle centrali continua a bruciare carbone di lignite.
Sarebbe stato arrestato per abuso di potere, un ex dirigente di Epcg (Elektroprivreda Crne Gore AD Niksic), società che si occupa della produzione di energia elettrica in Montenegro e partecipata da A2A S.p.a. Lo rende noto lo stesso gruppo in un comunicato in cui specifica che “in data 15 aprile 2016 l’ex Cfo di Epcg, è stato oggetto di un provvedimento di custodia cautelare da parte dell’Autorità giudiziaria del Montenegro”. Nella stessa nota A2A “esprime sconcerto e rammarico per il provvedimento restrittivo emesso nei confronti dello stesso Cfo ed auspica una rapida definizione della vicenda”.
I fatti risalirebbero al periodo che va dal 2010 al 2012 e il capo di imputazione sarebbe da ricondurre ad “abuso di potere in attività commerciale nella scelta di consulenti, in violazione della legge montenegrina sul Public Procurement”.
Ad ottobre scorso la società e il Governo montenegrino avevano “esteso per cinque anni il contratto di gestione congiunta della utility dell’energia”, con un’opzione di uscita che potrà “essere esercitata in caso di input dal mercato esterno, disastri ambientali o siccità che possano impattare sul piano industriale”.
La multiutility possiede ad oggi impianti di produzione di elettricità della capacità di 868 MW, di questi 657 MW (76 per cento) da idroelettrico (per gli impianti di Perucica e Piva), e 210 MW (24 per cento) prodotto da termoelettrico, nell’impianto di Pljevlja: megawatt che vengono prodotti bruciando lignite di carbone, uno dei combustibili fossili che più emettono CO2. La miniera si trova proprio nella zona di Pljevlja e, come scrive Agostinelli sul FattoQuotidiano.it, pare essere “nota in tutto il Montenegro per il suo inquinamento“.
Dopo che la notizia ha raggiunto gli uffici di Brescia, “il Consiglio di Amministrazione di A2A – recita la nota – ha ritenuto opportuno posticipare la data dell’Assemblea ordinaria e straordinaria dal 18 maggio 2016 al 7 giugno 2016, sebbene non siano previste modifiche nel Bilancio consolidato e nel Bilancio separato di A2A S.p.A. nonché nella proposta di distribuzione dei dividendi già deliberata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 5 aprile 2016”.
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