Grazie al progetto didattico del Gruppo Prada e Ioc-Unesco, tra creatività e osservazioni naturalistiche.
Ascoltare la voce del mare e di chi lo protegge insegna a rispettarlo
Non solo ricerca, recupero e monitoraggio: alle Egadi, l’Area marina protetta investe sull’attività divulgativa. Perché la difesa dell’ambiente è anche una questione culturale.
Non tutti sanno che uno dei target dell’Agenda 2030 riguarda l’educazione allo sviluppo sostenibile, un ambito interdisciplinare in cui il tema del rispetto dell’ambiente si intreccia con la valorizzazione del patrimonio culturale, i diritti umani e la cittadinanza globale. Vale a dire che tutti noi abitiamo la stessa casa, una casa comune di cui siamo direttamente responsabili. Chi si occupa di tutela dell’ambiente sa quanto sia importante l’attività divulgativa necessaria per accrescere nelle persone la consapevolezza che il benessere personale e collettivo – alla fine dei conti – coincidono. Da tale consapevolezza nasce l’adozione di corretti stili di vita, la lotta ai cambiamenti climatici, la difesa della natura e la capacità di fare scelte virtuose legate allo sviluppo sostenibile.
L’attività divulgativa dell’Amp delle Egadi
In questo ambito, risulta fondamentale il dialogo tra “gli esperti” e le persone comuni, i cittadini di tutte le fasce d’età, e la promozione di una rete che unisca gli operatori del territorio, le associazioni, le istituzioni pubbliche e le aziende private, promuovendo iniziative di sensibilizzazione aperte a tutti.
Ne è un esempio l’Amp delle isole Egadi che dedica buona parte delle proprie attività alla didattica e alla divulgazione. Infatti, a Favignana, all’interno dell’antico Palazzo Florio, l’Amp oltre ad aver realizzato il Centro di primo soccorso e il Centro di recupero per tartarughe marine, ha creato un vero e proprio Centro di educazione ambientale che propone numerose attività rivolte sia ai turisti di passaggio che agli abitanti del territorio, coinvolgendo in particolare le giovani generazioni e le scuole. Nel 2018, prima della Covid-19, il centro è stato visitato da circa 12mila persone.
Allo stesso modo è possibile accedere gratuitamente al nuovo stabulario che si trova negli splendidi spazi dell’ex tonnara di Favignana e Formica, dove i visitatori possono osservare da vicino le tartarughe in degenza e partecipare a piccole lezioni di biologia marina.
All’aria aperta, scaglionati in gruppi, si viene accolti da un operatore del Centro di recupero che spiega le caratteristiche delle tartarughe marine Caretta Caretta (specie protetta presente nella zona) e i fattori che le minacciano. In particolare si affronta il grande problema dei rifiuti di plastica e le strategie messe in atto per proteggere questi animali.
L’iniziativa gode di una larga partecipazione: d’estate all’ex tonnara fin dal mattino c’è un grande viavai e i bambini che arrivano sono moltissimi. Monica Russo, responsabile delle valutazioni dell’Amp Isole Egadi, sottolinea che le nuove generazioni sono decisamente sensibili al tema ambientale e sono un prezioso veicolo per arrivare a sensibilizzare gli adulti. “Qui abbiamo delle attività quotidiane con chi viene a trovarci – racconta Russo – e poi c’è il lavoro con le scuole che quest’anno si è svolto a distanza, in Dad. Abbiamo avuto un buon riscontro, siamo riusciti a coinvolgere 64 classi di cui una in collegamento da Milano”.
Ocean Words, la voce dei mari
Rio Mare da anni sostiene le iniziative dell’Area marina protetta delle Isole Egadi, impegnandosi concretamente per la tutela di questo delicato ecosistema marino e promuovendone uno sviluppo sostenibile. Un contributo importante riguarda le attività di ricerca e i progetti legati all’educazione ambientale, sostenuti con l’acquisto di strumentazioni specifiche e la realizzazione di aule didattiche. Inoltre, di recente Rio Mare ha creato Ocean Words, la piattaforma di comunicazione che raccoglie storie e informazioni legati al mare, per promuoverne la conoscenza e quindi la tutela. Dare voce al mare e a chi lo vive è quindi l’obiettivo di Ocean Words che si presenta come un viaggio nell’universo sommerso, un percorso emotivo e informativo per sviluppare nei lettori una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e non solo. Infatti, come suggerisce l’Agenda 2030, lo sviluppo sostenibile è legato anche alla sfera economica e sociale, per cui solo una società più inclusiva, giusta e pacifica sarà capace di prendersi cura della salute del pianeta.
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Nell’antico palazzo Florio, nel cuore del paese di Favignana, si trova un ospedale per le tartarughe marine gestito dall’Area marina protetta delle isole Egadi, sorto nel 2015 grazie alla collaborazione con Wwf Italia onlus, a Legambiente onlus e al supporto di Rio Mare che da anni porta avanti il suo impegno in quest’area. Si tratta
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