Banksy

Metti Banksy a New York

Dal primo di ottobre, infatti, Banksy ha lasciato il Regno Unito, di cui è cittadino, per apporre la sua firma per le strade di New York, all’interno del progetto “Better out than in” (meglio fuori che dentro).

Ormai è diventata quasi un’azione automatica: connettersi al sito di Banksy per ammirare la nuova opera quotidiana realizzata nei quartieri di New York. Dal primo di ottobre, infatti, Banksy ha lasciato il Regno Unito, di cui è cittadino, per apporre la sua firma per le strade di New York, all’interno del progetto “Better out than in” (meglio fuori che dentro).

 

Finora ha realizzato graffiti, ma anche installazioni itineranti. Sirens of the lambs sta girando per Brooklyn dall’11 ottobre. Si tratta di un camion per il trasporto di animali destinati al macello dal quale si sentono anche i lamenti. Tutto finto però, visto che gli animali sono di peluche e le “voci” sono registrate. L’ultimo viaggio di questi pupazzi può essere osservato fino a fine mese.

 

 

Un’altra opera con chiari riferimenti ambientali è quella del 5 ottobre (il post si intitola “All city”). Un camion parcheggiato e alquanto conciato esternamente, al suo interno svela un giardino paradisiaco, compreso di farfalle e cascate. Anche in questo caso, l’opera può essere osservata fino alla fine del mese, ogni sera in un parcheggio diverso della città segnalato sul sito.

 

 

Va citata anche la realizzazione di un paio di video, tra cui quello in cui il personaggio della Disney Dumbo viene letteralmente abbattuto da alcuni ribelli (siriani?). Spiace solo che non tutti capiscano e apprezzino l’arte di Banksy. Altri artisti di strada e alcuni proprietari degli edifici sui cui muri Banksy ha scelto di creare le sue opere, si sono già adoperati per copiare, rovinare o addirittura cancellare i graffiti. Chissà se sanno di aver buttato via migliaia di dollari. In ogni caso Banksy ha tradotto questo sentimento in un’altra opera, quella del 14 ottobre.

 

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