Banksy

Goldie e il nuovo indizio sull’identità di Banksy

L’identità dello street artist e writer britannico Bansky è talmente avvolta nel mistero che ormai è diventata quasi leggenda: sempre ovunque e in nessun luogo, l’unica prova tangibile della sua esistenza sono le opere dallo stile inconfondibile e disseminate ormai in tutto il mondo, spesso in zone proibite. Negli ultimi giorni la questione è tornata

L’identità dello street artist e writer britannico Bansky è talmente avvolta nel mistero che ormai è diventata quasi leggenda: sempre ovunque e in nessun luogo, l’unica prova tangibile della sua esistenza sono le opere dallo stile inconfondibile e disseminate ormai in tutto il mondo, spesso in zone proibite.

Un ragazzo guarda un graffito di Banksy a Betlemme.
Un graffito di Banksy a Betlemme, sul muro che separa la città con la West Bank. Foto by David Silverman/Getty Images.

Negli ultimi giorni la questione è tornata alla ribalta dopo un’intervista rilasciata dal pioniere della scena drum and bass inglese Goldie: durante una puntata del podcast Distraction Pieces della piattaforma acast, il dj britannico si è lasciato scappare quello che tutti hanno inteso come un nuovo indizio che potrebbe svelare la vera identità di Banksy.

Discutendo con il conduttore Scroobius Pip riguardo all’artista, Goldie lo ha chiamato per nome. Questa la frase incriminata: “Dammi una scritta da graffiti, mettila su una maglietta e scrivici “Banksy” e siamo a posto. Possiamo venderla subito (…) Non voglio mancare di rispetto a Rob, penso che sia un artista brillante. Penso che abbia ribaltato il mondo dell’arte”.

Il nome di Banksy, quindi, potrebbe essere Robert. Niente di così eclatante, si potrebbe dire. Ma non dal momento che dallo scorso autunno si è fatta strada una teoria supportata da una ricerca dettagliata condotta dal giornalista investigativo Craig Williams: seguendo voci che sarebbero partite proprio dall’Italia, Williams ha notato che Banksy e Robert “3D” Del Naja, fondatore del “collettivo musicale” inglese dei Massive Attack, hanno molte cose in comune e potrebbero essere la stessa persona.

Robert Del Naja canta sul palco.
Robert Del Naja. Foto by Carl De Souza/Getty Images.

A questo punto le parole di Goldie paiono un po’ meno una coincidenza. Alcune testate sembrano ormai convinte che Robert Del Naja sia Banksy, ma del Naja ha sempre negato definendola “una bella storia, ma non vera”.

Dopo la pubblicazione dell’intervista Goldie ha svelato tramite il suo canale Twitter di aver telefonato all’amico Del Naja (i due negli anni Ottanta dipingevano murales insieme) e di aver riso insieme dopo il polverone sollevato dalle sue parole.

 

D’altro canto non è da escludere che Goldie abbia pronunciato quel nome con l’intento di avallare una tesi non vera, deviando l’attenzione dalla vera domanda che ormai sembra attanagliare chiunque: chi è davvero Banksy?!

Immagine di copertina: Goldie. Foto by Scott Gries/ImageDirect.

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