
La Louise Michel è la nave della missione umanitaria nel Mediterraneo finanziata dall’artista Banksy. Ha già salvato 89 vite e ora cerca un porto sicuro.
Babbo Natale è un clochard, si chiama Ryan e vive su una panchina di Birmingham: Banksy, l’ignoto artista di Bristol, svela la sua ultima creazione in un video toccante.
Banksy torna a fare parlare di sé. Questa volta lo fa a Birmingham, in Inghilterra, precisamente nell’area conosciuta come Jewellery quarter, con un’opera che accarezza i più deboli. Sull’account Instagram dello street artist più famoso al mondo è comparso un video il cui protagonista è Ryan, un senzatetto che, complice o ignaro non possiamo dirlo con certezza, si prepara per affrontare la notte. Dà un sorso a una bottiglietta d’acqua, sistema le sue sacche a mo’ di cuscino, le macchine sfrecciano a pochi metri da lui, i passanti camminano distratti o indifferenti. E lui, cappuccio in testa per ripararsi dal freddo, si stende sulla panchina: il suo letto.
Ma quando la macchina da presa allarga l’inquadratura, sul muro accanto spuntano le due renne di Babbo Natale, che trasformano la panchina di Ryan in una slitta. “Dio benedica Birmingham. Nei venti minuti in cui abbiamo filmato Ryan su questa panchina, i passanti gli hanno dato una bevanda calda, due barrette di cioccolato e un accendino – senza che lui chiedesse mai nulla”, spiega nella didascalia l’artista misterioso. Non c’è polemica, nessuna irriverenza o graffiante ironia nei confronti del consumismo in questo murale. C’è piuttosto qualcosa di insolito, a tratti di romantico. Ed è un invito alla solidarietà, a non girare lo sguardo dall’altro lato con indifferenza.
Banksy pone l’attenzione su un problema che coinvolge non solo la città del Regno Unito, ma ha una rilevanza globale: le condizioni dei clochard che, specialmente nei mesi più freddi dell’anno, si trovano soli e privi di un luogo caldo dove poter trascorrere la notte. A dare una nota ancora più malinconica, è il natalizio sottofondo musicale di I’ll be home for Christmas cantato da Joy Williams, che accompagna tutto il video. Ma c’è speranza, sembra dire Banksy, e lo confermano i commenti comparsi al post dell’artista di Bristol. Visualizzato da oltre tre milioni di persone, sono tanti quelli che ringraziano (e benedicono) lo street artist, c’è chi dice che c’è ancora speranza, chi manda messaggi di solidarietà, chi spera che tutti gli homeless passino il Natale al caldo e al sicuro e chi ritrova fiducia nell’umanità.
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Il murale di Banksy è rimasto incolume per poco tempo: alcuni giorni dopo qualcuno ha disegnato due nasi rossi sulle renne. A darne notizia, l’account Twitter @IAmBirmingham: “A quanto pare, qualcuno ha già dipinto brillanti nasi rossi sulle renne dell’ultima opera di street art di Banksy a Birmingham. Accidenti, non ci hanno messo molto…”.
Apparently, someone’s already painted bright red noses onto the reindeer in #Banksy‘s latest street art in #Birmingham. Gosh, that didn’t take long… ? pic.twitter.com/ftmqLSXIwi
— I Am Birmingham (@IAmBirmingham) December 9, 2019
Un atto vandalico di sfregio nei confronti dell’opera? Oppure un tentativo di avvicinarsi maggiormente alla favola di Babbo Natale – anche se nella versione originale solo la renna Rudolph ha il naso rosso –? Per ora, sulla pagina dello street artist non è stato rilasciato nessun commento sull’accaduto. Sarà pure stato intaccato il disegno, ma di sicuro non il significato di cui è portatore.
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La Louise Michel è la nave della missione umanitaria nel Mediterraneo finanziata dall’artista Banksy. Ha già salvato 89 vite e ora cerca un porto sicuro.
Lo street artist Banksy ha confermato che il nuovo murale apparso a Bristol in occasione di San Valentino è suo.
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Colpisce ancora il misterioso street artist. Questa volta a Betlemme, in Palestina, con un’opera che rappresenta un presepe crivellato di colpi.
Le porte resteranno chiuse, il negozio rimarrà solo per due settimane e tutto quello che c’è dentro sarà acquistabile online. Gross domestic product è già sulla bocca di tutti.
L’artista lascia il segno a Venezia con due opere contro le grandi navi. Ma viene allontanato dalla polizia locale perché sprovvisto di “autorizzazione”.
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