Banksy

Banksy fa salpare la sua opera più bella. Una nave che salva i migranti

La Louise Michel è la nave della missione umanitaria nel Mediterraneo finanziata dall’artista Banksy. Ha già salvato 89 vite e ora cerca un porto sicuro.

La nave, chiamata Louise Michel in onore dell’anarchica femminista francese, è partita in gran segreto il 18 agosto dal porto spagnolo di Burriana, vicino a Valencia, e giovedì 27 agosto ha salvato 89 migranti alla deriva nel Mediterraneo, comprese 14 donne e quattro bambini. Ora sarebbe alla ricerca di un porto sicuro per far sbarcare i passeggeri o per trasferirli su una nave della guardia costiera europea.

Lo scafo è bianco e rosa brillante ed è decorato con un’opera d’arte di Banksy, il noto street artist inglese, che finanzierà l’intera missione umanitaria, che raffigura una bambina con un giubbotto di salvataggio che sostiene un salvagente a forma di cuore. La Louise Michel è più piccola ma molto più veloce di altre navi di soccorso utilizzate delle ong per salvare vite nel Mediterraneo.

Banksy in campo per fermare l’emorragia di umanità e l’indifferenza europea

Il coinvolgimento di Banksy nella missione di salvataggio nel Mediterraneo centrale risale a settembre 2019, quando ha inviato un’e-mail a Pia Klemp, l’ex capitano di diverse imbarcazioni di ong che ha salvato in mare migliaia di persone negli ultimi anni.

“Ciao Pia, ho letto della tua storia sui giornali. Sembri un tipo tosto”, ha scritto lo street artist inglese. “Sono un artista del Regno Unito e ho realizzato dei lavori sulla crisi dei migranti, ovviamente non posso tenermi i soldi. Potresti usarli per acquistare una nuova barca o qualcosa del genere? Per favore mi faccia sapere. Banksy”.

Klemp, che inizialmente pensava fosse uno scherzo, crede di essere stata scelta da Banksy per via del suo affrontare la questione dei migranti come un fatto politico e non solo umanitario. “Non vedo il salvataggio in mare come un’azione umanitaria, ma come parte di una lotta antifascista”, ha detto al The Guardian. Klemp ha chiarito che il coinvolgimento di Banksy nelle operazioni si limita a fornire sostegno finanziario: “Banksy non pretenderà di sapere meglio di noi come gestire una nave”.

Banksy finanzia una barca per salvare i migranti nel Mediterraneo

Una ricerca, quella della Louise Michel condivisa da più di tre settimane, esattamente 23 giorni, da 27 migranti si trovano a bordo del mercantile danese Maersk Etienne a largo di Malta in attesa di un porto di sbarco.
L’allarme del barcone in difficoltà arrivato da Alarm Phone, la piattaforma di volontari che raccoglie gli Sos dei barconi di migranti in difficoltà, risale al pomeriggio del 3 agosto. Le 27 persone a bordo in zona Sar (“Search and Rescue”, ovvero ricerca e soccorso) maltese rischiavano di annegare. Solo il 5 agosto è stato possibile il trasbordo dei migranti su indicazione del centro di soccorsi maltese sul grande mercantile danese.

Inoltre restano in attesa di un porto sicuro da ormai quattro giorni anche i 201 naufraghi soccorsi dalla SeaWatch4 dove a bordo si trova anche il team di Medici senza frontiere. Uno dei migranti che riportava ustioni gravi in tutto il corpo è stato evacuato d’urgenza.

La nave Louise Michel di banksy salva in mare le prime vite
La Louise Michel sta cercando un porto sicuro per far sbarcare i migranti o per trasferirli su una nave della guardia costiera europea © Louise Michel

La Louise Michel, tra arte e le vite dei migranti da salvare

Attualmente nel Mediterraneo centrale per far fronte all’emorragia di vite ci sono solo la Sea Watch 4, la Mare Jonio della missione italiana Mediterranea e il veliero Astral di Open Arms con a bordo anche l’italiano Riccardo Gatti a cui si deve, oltre che centinaia di salvataggi, anche la prima inchiesta giudiziaria contro una nave mercantile italiana coinvolta in un respingimento illegale verso la Libia.

Insieme a loro, per soccorrere i migranti c’è l’imbarcazione Louise Michel. Voluta e finanziata dall’artista inglese Banksy, non ha l’appoggio di alcuna ong e ha un equipaggio composto esclusivamente da attivisti europei con una lunga esperienza nelle operazioni di ricerca e soccorso. La pianificazione della missione è avvenuta in gran segreto perché si temeva che l’attenzione dei media potesse comprometterne gli obiettivi. Per questo motivo, la squadra di Banksy ha deciso di diffondere la notizia dell’imbarcazione solo dopo aver effettuato il primo soccorso.

migranti
Dal primo di gennaio al 19 agosto sono 36.221 i migranti giunti in Europa via mare © David Ramos/Getty Images

La Louise Michel cerca di tamponare le violenze nei centri di detenzione libici

Con una velocità massima di 27 nodi, la Louise Michel è in grado di “superare la famigerata guardia costiera libica e di recuperare i migranti prima che salgano sulle loro barche che li riportano nei campi di detenzione in Libia”, ha detto Klemp. Le organizzazioni internazionali, in particolare la missione di supporto dell’Onu in Libia (Unsmil) e l’Uhchr, hanno denunciato l’incapacità delle autorità libiche di limitare e contrastare le violenze di massa nei centri di detenzione dei migranti.

Nonostante la Libia non sia un luogo sicuro per il rimpatrio dei migranti, l’atteggiamento di Italia e Ue di esternalizzazione delle frontiere continua a prevedere pagamenti nei confronti della guardia costiere libica per non far arrivare i migranti in Italia e in Europa. Questa politica, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), quest’anno ha prodotto più di 7.600 migranti intercettati e riportati in Libia nei campi dove avvengo atti di tortura e stupro sistematici.

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