
I dati degli ultimi anni indicano un rallentamento nel processo di transizione energetica in Italia. Il rischio è di mancare gli obiettivi al 2030.
Bauli aderisce al progetto Impatto Zero® per ridurre e compensare l’impatto ambientale della produzione delle uova di cioccolato Koccibella e Kucciolotti family.
Bauli aderisce al progetto Impatto Zero® per ridurre e
compensare l’impatto ambientale della produzione delle uova di
cioccolato Koccibella e Kucciolotti family.
Al latte o fondenti, lisce o con nocciole, bianche o nere: di uova
di Pasqua ce n’è per tutti i gusti e, con i loro colori e
sorprese, il prossimo 24 aprile invaderanno le tavole degli
italiani, per la gioia dei bambini (e non!).
La novità per la Pasqua 2011 è proposta da Bauli e
LifeGate, che lanciano le speciali “uova di Pasqua a Impatto
Zero®”, perché anche con un semplice dolce si può
contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Bauli ha infatti
aderito al progetto Impatto Zero® di LifeGate per ridurre e
compensare l’impatto ambientale della produzione delle uova di
cioccolato Koccibella e Kucciolotti Familiy. Le emissioni di CO2
generate verranno assorbite contribuendo alla creazione e tutela di
oltre 220.000 mq di foresta in crescita in Costa Rica, lo stato con
la più alta densità di biodiversità del mondo,
salvaguardando numerose specie animali e vegetali.
Un’iniziativa importante, che coniuga alti valori ambientale,
simbolici e pratici. Aderire al progetto Impatto Zero di
LifeGate® è stata una scelta strategica di Bauli
considerando il crescente numero di consumatori sensibili alle
tematiche della sostenibilità. Oltre alla vivacità
delle immagini e dei colori raffiguranti la natura e gli animali,
contraddistinguono queste uova i claim della campagna, ben visibili
su tutti materiali di vendita, “meno CO2 più foreste”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I dati degli ultimi anni indicano un rallentamento nel processo di transizione energetica in Italia. Il rischio è di mancare gli obiettivi al 2030.
Per la prima volta, in Cina il calo delle emissioni di CO2 sono correlate alla crescita di energia rinnovabile. Che viene finanziata anche all’estero.
Venticinque esperti si confrontano su comunità energetiche, nucleare di nuova generazione, biocarburanti e termovalorizzazione dei rifiuti: “Serve coraggio e una coscienza collettiva”.
L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nelle nostre vite. Ma qual è il suo vero impatto ambientale? Una domanda banale che necessità risposte più complesse.
Un nuovo rapporto su produzione e consumo di energia in Francia evidenzia una rapida crescita delle fonti rinnovabili rispetto al 2023.
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.
La potenza installata di solare e eolico in Cina ha superato quella del carbone. Ma Pechino non arresta lo sviluppo della fonte fossile più pericolosa.
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
I pannelli fotovoltaici sono la tecnologia verde più utilizzata nella transizione energetica. Ma come smaltirli e riciclarli quando diventano obsoleti?