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Notte di Capodanno 2001, “discorso all’umanità” di Beppe Grillo: i temi ambientali in secondo piano, informazione italiana distorta e guerra in primo piano.
Discorso all’umanità amaro, sferzante, e stavolta poco ‘verde’.
Notte del 31 dicembre 2001. Beppe Grillo parla. Ed alza bandiera
bianca.
Un Beppe Grillo “contrariato” (nel vero senso della parola: era
a testa in giu’ rispetto allo studio di registrazione!) ha
pronunciato, come di consueto, il suo ‘discorso all’umanità subito
dopo il noioso e scontato discorso del Presidente Ciampi. Lo show,
durato circa mezz’ora, e’ stato diffuso da Tele+.
I temi trattati: dopo un’apertura sulla ricerca della verità e
le distorsioni dell’informazione italiana, i retroscena
internazionali della guerra, e qualche stoccata a Bush jr.; le
mosse del primo ministro italiano; Gino Strada ed Emergency.
Qualche accenno alla globalizzazione.
Un po’ meno ‘ecologico’ rispetto al “discorso all’umanita'”
dell’anno passato. Allora Beppe Grillo aveva parlato dell’effetto
serra, delle emissioni di anidride carbonica e gas serra, della
politica ambientale internazionale, delle piante transgeniche e
degli interessi delle multinazionali. Quest’anno no, non c’era
spazio.
In effetti tutti i temi della difesa ambientale e del pianeta
sono stati spazzati via dal maledetto attentato dell’11 settembre,
e dalla guerra e dal terrorismo. Anche Beppe Grillo non ha potuto
fare altro che stringere in un abbraccio ideale Gino Strada,
fondatore di Emergency, e sventolare per lui una bandiera
bianca.
Non in segno di resa, pero’. In segno di rifiuto dei soldi dei
governi che da un lato bombardano e dall’altro vorrebbero
finanziare gli ospedali da campo; in rifiuto delle ideologie; in
rifiuto della logica ‘o con l’America, o contro’; in rifiuto
dell’idea ‘o con noi, o contro di noi’.
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