Un compromesso piatto e al ribasso. La Cop30 sul clima ha deluso le aspettative ed è terminata con accuse reciproche tra i governi.
Il mese di giugno di quest’anno ha fatto registrare nuovamente un caldo record a livello mondiale, secondo i dati pubblicati dalla Noaa.
Un nuovo record, l’ennesimo. Un nuovo campanello d’allarme per l’umanità, l’ennesimo. Il mese di giugno di quest’anno è stato il più caldo mai registrato sul globo terrestre da quanto le temperature vengono misurate sistematicamente, ovvero dal 1880.
Ad annunciarlo è stata la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) degli Stati Uniti, secondo la quale la colonnina di mercurio sulla superficie degli oceani e delle terre emerse è stata di 0,9 gradi centigradi al di sopra della media del secolo scorso, toccando quota 15,5. Si tratta di un valore di 0,02 gradi superiore rispetto al precedente massimo assoluto che era stato registrato nel 2015.
JUST IN: Globe record warm for 14th consec month (June) – @NOAANCEIclimate https://t.co/8dpMpSrk1a #StateOfClimate pic.twitter.com/fEA20RAc4V
— NOAA (@NOAA) 19 luglio 2016
Il termometro ha inoltre fatto segnare caldo record anche per quanto riguarda i primi sei mesi dell’anno in corso, battendo di 0,2 gradi lo stesso semestre del 2015, e superando di 1,05 gradi la media del Ventesimo secolo. Quello di giugno 2016 è stato poi il quattordicesimo mese consecutivo nel quale si è registrato un massimo storico sulla Terra: si tratta del più lungo periodo di crescita continua in 137 anni.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un compromesso piatto e al ribasso. La Cop30 sul clima ha deluso le aspettative ed è terminata con accuse reciproche tra i governi.
Si è chiusa la prima settimana di negoziati alla Cop30 di Belém. Il mondo è diviso ma il Brasile vuole risultati concreti.
Un’analisi di Carbon Brief ha mostrato come da un anno e mezzo le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Cina non crescano.
La guerra commerciale e i conflitti armati hanno parzialmente oscurato le numerose e deleterie scelte sul clima di Donald Trump nel suo primo anno del nuovo mandato da presidente.
“Una distruzione senza precedenti”. La prima valutazione delle Nazioni Unite sul passaggio dell’uragano Melissa è drammatica.
L’uragano Melissa è il più potente ad aver mai colpito la Giamaica. La situazione sull’isola è “catastrofica”, secondo le autorità locali.
Uno studio britannico ha analizzato le condizioni di caldo estremo che hanno colpito 854 città europee. Si tratta però solo di una parte dei decessi.
C’è chi continua a insinuare che la transizione ecologica non porterebbe i benefici sperati al clima. È il tema di questo capitolo di Bugie!
Pochi alloggi e a prezzi esorbitanti: per attivisti, scienziati, osservatori essere presenti alla Cop30 di Belém rischia di essere impossibile.